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Capitolo

1

 Apprendimento: modelli teorici a confronto 

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scenza è costruita dal soggetto a mano a mano che questi cerca di

ordinare le proprie esperienze, si costruisce nella mente di colui

che impara. L’apprendimento diventa, in tal modo, “significativo”,

attivo e collaborativo.

Naturalmente, anche l’ambiente di apprendimento acquista una

nuova valenza: diventa laboratorio, luogo in cui si impara a inte-

ragire con gli altri, favorendo processi cognitivi di risoluzione dei

problemi (

problem solving

) e di ricerca di nuove criticità da affron-

tare e superare (

problem finding

), in un clima di creatività, discussio-

ne e scambio di punti di vista.

Jean Piaget, introducendo il concetto della struttura psicologica

come prodotto di un lento processo di costruzione – che avviene

nel periodo dell’infanzia – intravede la conseguente necessità di

un’autoregolazione di questo processo, a seguito del bisogno di

gestire materiali ed esperienze che, col progredire dell’età, diven-

tano sempre più complessi. Lo sviluppo è un processo graduale,

tendente sempre più verso l’oggettività, la razionalità e la capaci-

tà di riconoscere e accogliere il punto di vista altrui, originando,

così, la “socializzazione”. In tal modo, dalla “percezione” del bam-

bino piccolo si passa al “pensiero logico e razionale” del ragazzo

e dell’adulto, esistendo, per lo psicologo svizzero, una differenza

qualitativa tra la modalità di pensiero del bambino e quella dell’a-

dulto. Il concetto di “capacità cognitiva” è legato alla capacità di

adattamento all’ambiente fisico e sociale: nel caso del bambino, è

caratterizzato dall’“assimilazione” e dall’“accomodamento”.

Accogliendo la tesi per cui l’interazione sociale è elemento fon-

dante nel processo dello sviluppo cognitivo, il concetto di ap-

prendimento si riveste di un nuovo e indispensabile significato:

l’apprendimento, lungi dall’essere un’attività solitaria, presuppo-

ne processi di scambio, negoziazione e cooperazione. È, dunque,

essenzialmente, un

fatto sociale

; questo è uno dei presupposti, in

materia di apprendimento, del costruttivismo socio-culturale che

affonda le sue radici nelle teorie di Vigotskij. Nel processo di cono-

scenza la mente ricompone le informazioni in modo attivo, non le

assimila soltanto o le accumula e riproduce semplicemente.

Diversamente da Piaget, per il quale lo sviluppo del bambino pre-

cede l’apprendimento, per Vigotskij l’apprendimento sociale pre-

cede lo sviluppo: ogni funzione nello sviluppo culturale del bambi-

no avviene prima a livello sociale (“interpsicologico”) e poi a livello

individuale (“intrapsicologico”), in un incessante processo di me-