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La prova di inglese nella scuola primaria
1.4
Il Portfolio
Per facilitare il monitoraggio del processo di apprendimento e l’auto-valutazio-
ne, il Consiglio d’Europa ha incoraggiato l’adozione, da parte dell’apprenden-
te, di uno strumento costruito per il suo uso personale, in cui annotare tutte le
informazioni, gli eventi, le esperienze che sono intercorse nel periodo del suo
apprendimento, oltre che monitorare i momenti rilevanti del suo percorso di
apprendimento delle lingue e mettere in evidenza i risultati raggiunti.
Il
Portfolio
è
uno strumento didattico innovativo
perché mette in pratica i
criteri e le linee guida dettate dal Consiglio d’Europa, che riassumiamo bre-
vemente: l’apprendimento delle lingue straniere tende a promuovere il pluri-
linguismo, cioè l’uso della lingua come veicolo di conoscenza, comprensione
e rispetto di altre culture, e a implementare la consapevolezza della cittadinan-
za comune europea. Incoraggia la cultura dell’apprendimento su tutto l’arco
della vita attiva. Il
Portfolio
è in linea con il QCER perché è uno strumento
di proprietà dell’apprendente che lo usa secondo la sua personale visione di
quello che gli è veramente utile per apprendere e usare una lingua, sviluppa la
sua autonomia e l’assunzione di responsabilità nel processo di apprendimento
(che dipende dalle sue scelte, dagli stimoli e dalle motivazioni personali).
Come previsto dal QCER, il
Portfolio
è uno strumento che rivede comple-
tamente le dinamiche che si creavano nel rapporto fra insegnare e imparare.
L’apprendente è al centro del processo ed è lui stesso che si abitua, con il
ricorso sistematico al
Portfolio
, a gestire il proprio piano di apprendimento in
base alle sue necessità e alla sua formazione pregressa (anche se non esclude
la partecipazione e il ricorso al docente per superare le criticità o per evitare il
loro insorgere). Come il QCER, di cui è emanazione, è un documento traspa-
rente (l’apprendente non trae nessun vantaggio nel dichiarare dati falsi, che
non può provare e che non influenzano il giudizio di esterni in quanto una
dichiarazione non veritiera è facilmente smascherabile) e assicura la massima
chiarezza nell’esplicitare obiettivi, livelli e competenze da acquisire o acquisite.
I fautori del
Portfolio
sottolineano che gli elementi qualificanti, che contribui-
scono al suo presentarsi come prodotto innovativo, sono la sua fruibilità come
strumento di monitoraggio e di auto-valutazione dell’apprendimento.
1.4.1
Le caratteristiche del Portfolio
Vediamo di approfondire queste due caratteristiche, poiché non è facile capir-
ne la valenza. In fondo, sostiene qualcuno, il monitoraggio è sempre avvenuto
con la lettura dei voti: l’andamento lineare, altalenante, in crescita o decre-
scita, parlava chiaro allo studente circa il suo rendimento scolastico. Tale af-
fermazione è di una superficialità disarmante. Lo studente conosceva gli esiti,
ma non il processo: da cosa risultava quel voto? Dal numero di errori? Quegli
errori avevano tutto lo stesso peso? Perché aveva sbagliato? Non conosceva dei
contenuti? I contenuti non erano accurati? Erano irrilevanti? Erano pertinenti,
ma insufficienti ai fini comunicativi? Il voto dipendeva dalla pochezza del lessi-