

14
La prova di inglese nella scuola primaria
indica il raggiungimento degli obiettivi, il risultato di una fase del processo
di apprendimento. Inoltre, nella griglia di auto-valutazione, ogni livello suddi-
vide i descrittori secondo diverse abilità di comunicazione linguistica (
abilità
ricettive
: ascolto e lettura;
abilità produttive
: scritto e produzione orale;
abilità
interattive e integrate
), a riprova che il QCER non ha lasciato nulla al caso.
Infine, se la definizione globale dei livelli si mantiene su un piano generale, la
griglia di auto-valutazione precisa gli ambiti cui le competenze si riferiscono,
sulla base dell’età e delle esperienze compiute dall’apprendente. Facciamo un
esempio per chiarire meglio il concetto: nella scala globale per il livello A1
si legge: “…
argomenti che riguardano la
sua
(dell’apprendente)
sfera personale
atti a
soddisfare bisogni concreti
”
, mentre nella scala di auto-valutazione sempre
con riferimento allo stesso livello si trova: “…
argomenti che riguardano
se stessi,
la famiglia o pertinenti alla vita quotidiana (ad esempio: identità, età, famiglia, n°
telefonico, provenienza, cose che piacciono, cibi...)
”.
La necessità di specificare il contesto in cui è usata la lingua è connessa con
la necessità di concretezza e di fattibilità di un piano didattico. Tutti sanno che
non esiste una lingua che possa essere usata indifferentemente passando da
un contesto a un altro. È pur vero che alcune situazioni sono trasversali e pre-
senti in più ambiti sociali, ma, per comunicare efficacemente, occorre sapersi
orientare in diversi contesti e secondo l’interlocutore. La maturità personale
e la pluralità di esperienze facilitano questo compito, perché un apprendente
adulto dovrebbe sapere quale comportamento si addice a questa o a quella
situazione, così come conosce i compiti che è chiamato ad assolvere. Se chi
apprende la lingua è un alunno della scuola primaria, l’ambito in cui sviluppa
la sua personalità, in cui interagisce con gli altri e matura le sue esperienze
di vita è ristretto all’ambito familiare, ai rapporti che costruisce a scuola e nel
suo tempo libero. Le attività che meglio si addicono al suo orizzonte sociale
e culturale sono quelle relative alle sue occasioni di comunicazione con altri,
cioè con la famiglia, con gli amici, con i compagni di squadra negli sport, con i
docenti a scuola. È questa la palestra in cui si forma.
Questo per dire che nella descrizione del livello per la misurazione del pro-
gresso effettivo, il QCER ha pensato anche alla definizione di categorie di con-
testi, i cosiddetti “quattro
domini
”
21
con un elenco dettagliato dei luoghi in cui
si verificano determinate situazioni, le persone e le istituzioni con cui si inte-
ragisce in quel dato ambito, le attività che vi si svolgono, il lessico che si deve
conoscere e la tipologia di testi che occorre saper redigere.
Ai fini dell’apprendimento di una lingua conforme alle esigenze individua-
li oggi, oltre a tenere in debito conto le condizioni fisiche e psicofisiche, le
condizioni sociali e quelle temporali che interagiscono o interferiscono nella
comunicazione, non si può prescindere dalla conoscenza del dominio in cui si
deve operare e di tutto quello che occorre sapere (strutture, lessico, funzioni
comunicative) e saper fare (parlare di sé e degli altri, acquistare e vendere, ne-
21
Cfr. QCER, capitolo 4.1.1, Tabella 5.