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Capitolo 2
La didattica modulare e le competenze
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a dire
si putess, facess
, che nella traduzione in italiano correggono, sbagliando tutte e
due le forme verbali.
Variazione diafasica
È quella che tiene conto delle diverse situazioni comunicative, si articola, come quella
diastratica, lungo un asse che va da un estremo più basso, corrispondente al
registro
informale
, a uno più alto, equivalente al
registro formale
(si veda box “Occorre sape-
re” di seguito). Esempi di linguaggio informale sono rappresentati, per esempio, a
livello morfologico, da abbreviazioni come
cine
,
tele
,
bici
, ma anche il pronome perso-
nale con cui ci si rivolge all’interlocutore rappresenta un elemento importante per
determinare il registro linguistico: il
tu
è indicativo di un linguaggio informale o con-
fidenziale, mentre il
lei
contraddistingue una conversazione formale e un linguaggio
che lo è altrettanto. È dal lessico, però, che i registri diventano più riconoscibili. Esi-
stono, infatti, delle coppie di sinonimi i cui termini sono usati rispettivamente in regi-
stri informali (più comuni) e formali (in alcuni casi aulici):
inizio
/
esordio
,
andare
/
recar-
si
,
regalare
/
donare
,
sùbito
/
tosto
,
profumare
/
olezzare
.
OCCORRE SAPERE
Livelli e registri linguistici
La lingua si può usare con modalità diverse, che vanno a modificare inevitabilmente il
livello espressivo. In base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, chi parla o
scrive dà luogo a differenti livelli e registri linguistici.
La lingua ha sostanzialmente tre livelli: formale, medio e informale.
Nel
livello formale
si possono individuare:
>
>
un
registro
linguistico
aulico o ufficiale
, utilizzato nelle comunicazioni solenni e carat-
terizzato da una particolare ricercatezza lessicale e morfologica;
>
>
un
registro colto o erudito
, utilizzato in contesti formali, tra interlocutori che devono
mantenere una certa formalità, e caratterizzato dalla scelta accurata di un lessico ap-
propriato e di una struttura morfosintattica elevata, sebbene non aulica.
Il
livello medio
, invece, corrisponde al
registro corretto e decoroso
, utilizzato in situazio-
ni normali e nella quotidianità, tra interlocutori che non sono in confidenza, e caratteriz-
zato da una discreta correttezza formale nella struttura del periodo, senza un’eccessiva
ricercatezza lessicale.
Nel
livello informale
si possono individuare:
>
>
un
registro colloquiale o familiare
, tipico delle situazioni familiari e amicali, in cui c’è
confidenza tra gli interlocutori, e caratterizzato da frasi più brevi e semplici con una
scarsa attenzione alla correttezza formale;
>
>
un
registro intimo o confidenziale
, utilizzato in situazioni di grande confidenza, tra
interlocutori privi di qualsiasi formalità, e caratterizzato da frasi brevi e semplici or-
ganizzate senza porre troppa attenzione alla correttezza formale e usando espressioni
gergali o dialettali.
Per passare con disinvoltura da un livello o da un registro all’altro è necessaria una
grande competenza linguistica (sintattica e morfologica), ma non solo. Il livello formale