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Capitolo 2

La didattica modulare e le competenze

21

a dire

si putess, facess

, che nella traduzione in italiano correggono, sbagliando tutte e

due le forme verbali.

Variazione diafasica

È quella che tiene conto delle diverse situazioni comunicative, si articola, come quella

diastratica, lungo un asse che va da un estremo più basso, corrispondente al

registro

informale

, a uno più alto, equivalente al

registro formale

(si veda box “Occorre sape-

re” di seguito). Esempi di linguaggio informale sono rappresentati, per esempio, a

livello morfologico, da abbreviazioni come

cine

,

tele

,

bici

, ma anche il pronome perso-

nale con cui ci si rivolge all’interlocutore rappresenta un elemento importante per

determinare il registro linguistico: il

tu

è indicativo di un linguaggio informale o con-

fidenziale, mentre il

lei

contraddistingue una conversazione formale e un linguaggio

che lo è altrettanto. È dal lessico, però, che i registri diventano più riconoscibili. Esi-

stono, infatti, delle coppie di sinonimi i cui termini sono usati rispettivamente in regi-

stri informali (più comuni) e formali (in alcuni casi aulici):

inizio

/

esordio

,

andare

/

recar-

si

,

regalare

/

donare

,

sùbito

/

tosto

,

profumare

/

olezzare

.

OCCORRE SAPERE

Livelli e registri linguistici

La lingua si può usare con modalità diverse, che vanno a modificare inevitabilmente il

livello espressivo. In base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, chi parla o

scrive dà luogo a differenti livelli e registri linguistici.

La lingua ha sostanzialmente tre livelli: formale, medio e informale.

Nel

livello formale

si possono individuare:

>

>

un

registro

linguistico

aulico o ufficiale

, utilizzato nelle comunicazioni solenni e carat-

terizzato da una particolare ricercatezza lessicale e morfologica;

>

>

un

registro colto o erudito

, utilizzato in contesti formali, tra interlocutori che devono

mantenere una certa formalità, e caratterizzato dalla scelta accurata di un lessico ap-

propriato e di una struttura morfosintattica elevata, sebbene non aulica.

Il

livello medio

, invece, corrisponde al

registro corretto e decoroso

, utilizzato in situazio-

ni normali e nella quotidianità, tra interlocutori che non sono in confidenza, e caratteriz-

zato da una discreta correttezza formale nella struttura del periodo, senza un’eccessiva

ricercatezza lessicale.

Nel

livello informale

si possono individuare:

>

>

un

registro colloquiale o familiare

, tipico delle situazioni familiari e amicali, in cui c’è

confidenza tra gli interlocutori, e caratterizzato da frasi più brevi e semplici con una

scarsa attenzione alla correttezza formale;

>

>

un

registro intimo o confidenziale

, utilizzato in situazioni di grande confidenza, tra

interlocutori privi di qualsiasi formalità, e caratterizzato da frasi brevi e semplici or-

ganizzate senza porre troppa attenzione alla correttezza formale e usando espressioni

gergali o dialettali.

Per passare con disinvoltura da un livello o da un registro all’altro è necessaria una

grande competenza linguistica (sintattica e morfologica), ma non solo. Il livello formale