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La prova a test del concorso
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Un concorso incentrato su una prova a test su un programma aperto
nel caso in cui sia di carattere molto selettivo o per numero elevato
di partecipanti o per complessità intrinseca della prova vuole
verifi-
care una serie di livelli e attitudini dei candidati
:
a) valutare gli obiettivi cognitivi relativi: conoscenza, compren-
sione, applicazione, analisi, sintesi e valutazione;
b) valutare le capacità di gestione dei tempi, della resistenza alla
“fatica” e dello stress mentale. Il tempo assegnato per svolgere
il test talvolta risulta appena sufficiente per un concorrente che
legge ed elabora ad una velocità media. Ciò accade con meno
frequenza nelle prove di tipo umanistico dove la riposta in ge-
nere è più immediata. La lunghezza della prova necessita di un
buon allenamento per imparare a mantenere alta la concentra-
zione per l’intera durata del test;
c) valutare le capacità di lettura, di comprensione e di elabora-
zione delle informazioni. Nei concorsi definiti difficili i quesiti
non sempre sono semplici e facilmente comprensibili a causa
della complessità della domanda, di negazioni multiple e di-
strattori molto simili alla risposta corretta.
Ciò che rende complesso l’approccio al test è anche la gestione e
l’organizzazione della preparazione che comprende un aspetto cul-
turale, uno logico e uno tecnico. La preparazione culturale a sua
volta si divide in nozionistica e di ragionamento sulle nozioni, ri-
guarda cioè le abilità di conoscenza, comprensione ed applicazio-
ne. La preparazione logica si suddivide in capacità di ragionamento
sulle nozioni in ottica di test ed abilità di analisi del problema. La
preparazione tecnica consiste nel saper sia leggere il testo in ma-
niera efficace sia applicare metodologie per eliminare le alternative
errate.
Un esempio in cui sono richieste competenze culturali, logiche e
tecniche è il seguente.