storia del giornalismo - page 26

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Dalla rivoluzione francese alla caduta di Napoleone
ne centrale. Fino al 1841 fu redattore capo del
Times
Thomas
Barnes
, un giornalista dalla bella penna, ma smodato nella vita
privata. La sua morte, avvenuta improvvisamente mentre lavo-
rava a un articolo seduto alla sua scrivania, contribuì a crea-
re il mito del giornalista disincantato e disposto a tutto per lo
scoop
. Gli successe
John Delane
, abile organizzatore del lavoro
di redazione, che dava precedenza alla revisione meticolosa de-
gli articoli altrui, più che alla scrittura dei propri. Con lui e con
il direttore John Walter III (1847) il
Times
divenne un afferma-
to giornale conservatore.
Nel 1802 fu pubblicato il primo settimanale operaio inglese,
il
Weekly Political Register
, diretto da William Cobbett, gior-
nalista politico e tra i promotori del movimento radicale. A soli
due
penny
divenne un giornale appetibile e ben presto raggiunse
le quarantamila copie di tiratura.
Nelle
colonie inglesi
, intanto, si subiva l’influsso della stam-
pa della madrepatria. Nel 1814 il reverendo Samuel James Bryce
trasformò l’
Asiatic Mirror
in un giornale bilingue, bengale-
se e inglese. Alcuni giornali divennero di proprietà di editori
del luogo, come il settimanale
Bengal Gazette
, acquistato da
Ganghadar Bhattacharjee, e si moltiplicarono i notiziari in lin-
gue locali, in persiano, in urdu, in hindi.
Tale espansione della stampa si registrò anche in
Cina
– come
dimostra un dato relativo alla seconda metà dell’Ottocento che fa
riferimento all’esistenza di più di trecento periodici tra il 1840 e
il 1890 – ma qui si registra una scarsa partecipazione della società
locale e una spiccata iniziativa delle comunità di origine europea.
In
Africa
si diffusero periodici missionari. In
Medio Oriente
,
invece, la stampa si sviluppò con lentezza. Il primo periodico in
lingua araba,
J
ournal-al-Iraq
, nacque nel 1816.
2.7. La libertà di stampa negli Stati Uniti
Nell’America che stava definendo il suo nuovo assetto poli-
tico e costituzionale, ogni città mirava ad avere il proprio quo-
tidiano. Nel 1790 i quotidiani statunitensi avevano superato la
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