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Dalla rivoluzione francese alla caduta di Napoleone
1769, fu dato alle stampe
Vsjakaja Vsjacina
(Di tutto un po’), set-
timanale a cadenza irregolare, ispirato a
The Spectator
e diretto
da un segretario della zarina, Gregori Kozickij.
Personaggio chiave del giornalismo russo del Settecento fu
Nicolaj Ivanovi
þ
Novikov
, fondatore nel 1769 del settimanale
Truten’
(La pecchia). Dalle colonne della sua rivista, Novikov
mostrò particolare attenzione ai problemi sociali, alla diffusio-
ne della cultura tra gli strati popolari e agli abusi di potere da
parte del ceto aristocratico. Questi temi, trattati con stile aspro
e polemico, gli attirarono nemici tra le alte sfere, per cui la rivi-
sta fu soppressa. Spirito battagliero, Novikov fondò nel 1769 un
altro settimanale,
Smes
(Miscuglio), dalle cui pagine continuò a
criticare duramente la società in cui viveva. Fu anche fondatore
di una società tipografica a Mosca e, nel 1774, della rivista
Kose-
leck
(Il borsellino), seguita tra il 1785 e il 1789 da
Detskje Ctenie
(Letture per bambini). Negli stessi anni assunse la direzione
del periodico universitario
Moskovskie Védomosti
ampliandone la
diffusione. Nel 1791 fu arrestato e condannato a morte, pena
commutata nel carcere a vita dalla zarina. Fu liberato alcuni
anni più tardi grazie all’intervento del nuovo zar, Paolo I.