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Parte Prima

Italiano

Francesco di Giorgio Martini, Piero della Francesca e dei pittori

fiamminghi. A Milano realizza per Ludovico Sforza il progetto per

la

Chiesa di

Santa Maria presso San Satiro

(1482-1486 circa) dove,

per ovviare alla mancanza dell’abside, inventa la geniale soluzione

di un finto coro prospettico coperto con una volta a botte a lacu-

nari in stucco dipinto, che si sviluppa in profondità, dilatando

prospetticamente e scenograficamente lo spazio. Tale soluzione,

che rappresenta un vero saggio di virtuosismo illusionistico, con-

ferisce spazialità alla piccola chiesa creando l’immagine di un’ab-

side monumentale e dando l’impressione ottica di una pianta a

croce latina che, in realtà, per ragioni urbanistiche è semplice-

mente a tau (T).

Culmine della sua produzione architettonica a Milano è la

Tribu-

na di Santa Maria delle Grazie

(1492-1497) nel cui convento con-

temporaneamente

Leonardo

dipinge l’

Ultima Cena

(1494-1498). La

Tribuna

(complesso dello spazio presbiteriale), realizzata in colla-

borazione con Giovanni Antonio Amadeo (1447-1522), nasce

come monumento funebre per Ludovico il Moro e sua moglie

Beatrice d’Este, ma non è portata a termine a causa della cacciata

del duca nel 1499.

Caduto il ducato degli Sforza, Bramante si reca a Roma, dove su

commissione di Giulio II lavora alle sue due più importanti impre-

se architettoniche: il

Belvedere Vaticano

e il grandioso progetto per

la ricostruzione della

Basilica di San Pietro

(iniziata nel 1506).