Table of Contents Table of Contents
Previous Page  24 / 36 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 24 / 36 Next Page
Page Background

6

Parte Prima

Italiano

prevedibile. Le sue architetture, prive di retorica e spesso realizza-

te con materiali poveri, si adattano bene alle richieste degli ordini

religiosi che affermano l’importanza della preghiera e dell’ascesi.

Il suo capolavoro è la chiesa di

Sant’Ivo alla Sapienza

(1642-1662),

un’opera tra le più innovative dell’architettura barocca. La chiesa

sorge sul fondo del cortile del Palazzo della Sapienza e presenta

una pianta stellare mistilinea – originata dall’intersezione di due

triangoli equilateri – ispirata all’architettura tardoantica. L’alter-

nanza di linee curve e convesse imprime energia e dinamismo alla

struttura che si espande e si contrae ritmicamente proseguendo e

culminando nella luminosissima cupola priva di tamburo. La fac-

ciata è inserita nell’esedra del cortile cinquecentesco della Sa-

pienza, opera di Giacomo della Porta. All’andamento concavo

della facciata si oppone l’originale tiburio dal quale sporge la par-

te superiore della cupola coronata da una lanterna mistilinea. Su

di essa si erge uno stupefacente fregio spiraliforme con guglie

fiammeggianti che si avvita verso l’alto con moto elicoidale e sor-

regge un’elastica gabbia metallica culminante in una simbolica

sfera dorata con la croce, vertice della composizione e motivo for-

se più eccentrico e personale di tutta l’opera di Borromini.

Oltre agli edifici religiosi, Borromini realizza anche importanti

opere civili, come il

Palazzo di Propaganda Fide

(1646-1666) e la

Colonnata di Palazzo Spada

(1652-1655).