Anatomia microscopica con note funzionali e cliniche - page 18

32
L’apparato muscolo-scheletrico
Il
midollo osseo
è un tessuto soffice, altamente cellularizzato, formato dai precursori delle cel-
lule del sangue – dei globuli rossi (eritroblasti), dei globuli bianchi (granuloblasti e linfoblasti
differenti precursori che maturano con fasi distinte a seconda del tipo di elemento bianco), del-
le piastrine (megacariociti) – ed inoltre da macrofagi, cellule adipose, cellule simil-fibroblasti-
che e da un reticolo di sottili fibre di collagene (collagene di tipo III o reticolina), elaborato da
particolari fibroblasti di origine mesenchimale. Il midollo osseo, accolto nelle cavità interne e
negli interstizi di tutte le ossa, ha una struttura che varia secondo la sede e ha differente compo-
sizione secondo i punti, le condizioni funzionali e l’età dell’individuo. Si riconoscono essenzial-
mente: un
midollo rosso
, particolarmente ricco in vasi e cellule midollari, formato da elemen-
ti staminali e da cellule del sangue a vario stadio di maturazione (
Fig. 2.5
), e un
midollo gial-
lo
, che riempie quasi tutte le cavità ossee dell’adulto; questo secondo tipo, sebbene ancora ricco
in vasi e cellule, mostra fondamentalmente una sostituzione adiposa degli elementi emopoieti-
ci. Nel feto e durante i primi anni di vita dell’individuo il midollo rosso si ritrova in tutte le ossa.
All’incirca dopo il quinto anno di vita, questo tessuto, nelle diafisi delle ossa lunghe, viene sosti-
tuito dal midollo giallo e nei primi anni della seconda decade di vita il midollo rosso persiste so-
lo nelle vertebre, nello sterno, nelle coste, nelle scapole, nelle clavicole, nel bacino, nelle ossa cra-
niche e nelle epifisi prossimali di omero e femore.
La
cartilagine articolare
è un tessuto fibroso denso, bianco opaco, fascicolato, costituito da pic-
coli aggregati di condrociti circondati da una matrice amorfa che riveste l’osso in corrisponden-
za delle sue superfici articolari e su di esse si modella. La componente amorfa si caratterizza per
la considerevole presenza di collagene di tipo I, che è sintetizzato da fibroblasti presenti nella sua
matrice. La cartilagine articolare si continua con il periostio per mezzo di fibre collagene che, dalla
cartilagine, si portano alla lamina periostea; in superficie essa non è rivestita da pericondrio e, in
profondità, si pone in rapporto con il tessuto osseo spugnoso della porzione articolare (
Fig. 2.6
).
Nel giovane la cartilagine articolare, di colore bianco perlaceo, è levigata, lucente e ha uno spesso-
re di 5-7 mm. Inizialmente la cartilagine articolare è una porzione della cartilagine epifisaria che
persiste dopo che questa è andata incontro a ossificazione; nel tempo poi si rimodella e assume
una caratteristica struttura ben riconoscibile nei preparati microscopici. La struttura si modella
sulla base di sollecitazioni meccaniche, cui il capo articolare è sottoposto al fine di ripartire al me-
glio i carichi. Si riconoscono tre strati con diversa costituzione delle fibre costitutive. In partico-
lare, il primo strato s’interfaccia con la superficie libera ed è costituito da fibre disposte parallela-
mente e da cellule piccole e appiattite; il secondo strato, intermedio, è formato da cellule un po’
più grandi e rotondeggianti e da fibre ad andamento arcuato; il terzo strato, quello interno, s’in-
terfaccia con l’osso ed è costituito da cellule inframmezzate a fibre, disposte perpendicolarmente
alla superficie libera. Le fibre di questo strato scendono poi fino al fronte osseo e, penetrandovi, si
confondono con le fibre di Sharpey. Nei soggetti anziani la cartilagine articolare è invece ruvida e
irregolare e assume nel tempo un colorito giallastro; presenta in media uno spessore di 1-2 mm e
in essa ancora si riconoscono tre strati diversi di fibre che la compongono, intervallati da cellule.
Fig. 2.5
Midollo osseo.
In (
a
) Una celletta di osso spugnoso in via di ossificazione al cui interno è già presente una con-
sistente massa di midollo osseo. Col. E&E, 10 . In (
b
) un’area di midollo rosso in osso di individuo adulto. I numerosi vacuoli
corrispondono a spazi occupati da tessuto adiposo. Col. Gomori, 5 .
(a)
(b)
1...,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17 19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,...30
Powered by FlippingBook