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Capitolo 10
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L’APPARATO ENDOCRINO
la natura degli ormoni elaborati a livello delle formazioni nervose diencefaliche e le connessioni
che si stabiliscono tra ipotalamo e ipofisi; più incerto è il ruolo delle formazioni epitalamiche ed in
particolare dell’epifisi, anche se si può ritenere ormai certa la partecipazione di questo organo alle
funzioni dell’intero complesso. In ogni caso, sia le formazioni epitalamiche che quelle ipotalamiche
agiscono sull’ipofisi, che va perciò considerata come “l’organo bersaglio dell’attività endocrina di
tutto il complesso diencefalico”.
È oltretutto possibile che ambedue le formazioni epitalamica e ipotalamica siano, a loro volta,
sotto il controllo di centri nervosi superiori, anche corticali, i quali libererebbero specifici mediatori
chimici. Nella coordinazione dell’attività endocrina dei centri ipotalamici, infatti, alcune molecole
del tipo catecolamine sembrerebbero svolgere una funzione determinante in tal senso. A livello del
complesso diencefalo-ipofisario, attività nervose e attività endocrine si presentano fra loro intima-
mente correlate. Si ritiene anzi che il più alto livello di attività regolativa per le funzioni dell’intero
apparato endocrino vada pensato come una funzione di tipo nervoso che, attraverso il complesso
diencefalo-epitalamo-ipofisario, si traduca in una regolazione di tipo specificatamente ormonale. Alla
luce di queste considerazioni l’ipofisi, per molto tempo vista come il più elevato centro di regolazione
di tutto l’apparato endocrino, va invece oggi ritenuta un organo agente e modulante fra l’apparato
nervoso e l’apparato endocrino medesimo (
Fig. 10.2
).
Attraverso un caratteristico circolo di tipo portale alcuni ormoni ipotalamici entrano in contatto
con cellule endocrine dell’ipofisi, che, a loro volta, rilasciano nel circolo sistemico altri ormoni che
vanno a raggiungere specifici organi bersaglio. Ormoni ipotalamici, come l’ormone antidiuretico
Fig. 10.2
Rappresentazione schematica delle correlazioni endocrine tra ipotalamo, ipofisi ed organi bersaglio. L’ipotalamo
esercita la sua azione di controllo mediante rilascio di fattori che controllano la secrezione della adenoipofisi (controllo indi-
retto), rilascio di ormoni come ADH e ossitocina su stimolo sensitivo (rilascio diretto), stimolazione del simpatico sulla regione
midollare della ghiandola surrenale (controllo diretto nervoso).
Ipotalamo
Controllo indiretto tramite
il rilascio di ormoni regolatori
Rilascio diretto
di ormoni
Controllo diretto
dal sistema
nervoso
Stimolo
sensitivo
Stimolo
osmorecettoriale
Gli ormoni regolatori sono
rilasciati nel sistema portale
ipofisario per raggiungere il
lobo anteriore dell’ipofisi
Midollare
Corticale
Ghiandola
surrenale
Adenoipofisi
Neuroipofisi
Tiroide
Somatomedine
Rene
Fegato
Maschio: muscolatura
liscia del dotto deferente
e della prostata
Ovaio
Melanociti
(di incerto
significato)
ACTH
TSH GH
PRL
FSH LH
MSH
ADH
Ossitocina
Glucocorticoidi
(cortisolo,
corticosterone)
Ormoni
tiroidei (T
3
, T
4
)
Adrenalina
e
noradrenalina
Testosterone Estrogeni Progesterone Inibina
Inibina
Testicolo
Ghiandola
mammaria
Ossa, muscoli
e altri tessuti
Femmina:
muscolatura liscia
dell’utero e cellule
mioepiteliali
della ghiandola
mammaria