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Tracce svolte per la prova scritta

www.

edises

.it

PEI. Il Profilo di funzionamento (la cui introduzione, mediante apposite Linee

Guida, è stabilita dal D.Lgs. 66/2017 per il primo settembre 2019) “ricompren-

de” quelli che sinora sono stati la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico

Funzionale (PDF).

Il Profilo di funzionamento, finalizzato alla predisposizione del Progetto

Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI), è redatto dall’Unità

di valutazione multidisciplinare dell’ASL, composta da un medico specialista

o un esperto della condizione di salute della persona, da un neuropsichiatra

infantile, da un terapista della riabilitazione e da un assistente sociale o un

rappresentante dell’Ente locale, con la collaborazione dei genitori dell’alunna

o alunno con disabilità e con la partecipazione di un rappresentante della

scuola.

Di particolare importanza la nuova impostazione dell’azione diagnostica:

il Profilo di funzionamento è elaborato infatti secondo i criteri del modello

bio-psico-sociale della

Classificazione Internazionale del Funzionamento, della

Disabilità e della Salute

(ICF, promosso dall’ONU nell’ambito della

Convenzio-

ne sui diritti delle persone con disabilità

del 2006, ratificata dall’Italia con la L.

18/2009), che rivoluziona la visione tradizionale in tema di disabilità, conce-

pita come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole, considerando

cioè lo svantaggio non come una limitazione in se stesso, ma, in termini radi-

calmente relativi, come emergente dalle condizioni ambientali.

Il Profilo di funzionamento definisce le competenze professionali, le mi-

sure di sostegno e le risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica

ed è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola

dell’infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni della

persona.

Prima di effettuare l’iscrizione è utile che i genitori prendano contatti con

i Capi d’Istituto delle scuole del proprio bacino d’utenza per verificare se ci

sono tutti i presupposti per un adeguato inserimento, segnalando particolari

necessità, che saranno indicate nel Profilo di funzionamento, nel progetto in-

dividuale e nel Piano Educativo individualizzato.

Secondo l’impostazione prevista dal D.Lgs. 66/2017, il dirigente scolastico,

sulla base della diagnosi funzionale e sulla scorta del progetto formulato dal

team docenti, inoltra al GIT (Gruppo d’Inclusione Territoriale) la richiesta del

docente di sostegno precisando le ore necessarie. Il GIT la verifica e formula

la propria proposta all’USR.

Come sottolineano con nettezza dalle Linee Guida per l’integrazione scola-

stica degli alunni con disabilità (2009), l’integrazione scolastica è imperniata

su due momenti e funzioni fondamentali: un’azione diagnostica, incentra-

ta sulla formulazione del Profilo di funzionamento, e una programmatoria,

espressa dal PEI. Il Profilo di funzionamento, definito in apposite Linee Guida

ministeriali, comprende un aspetto diagnostico funzionale più strettamente

medico, incentrato sulle potenzialità funzionali in relazione alle aree e fun-