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Tracce svolte per la prova scritta

www.

edises

.it

progetti educativi

che sono di maggiore pertinenza da parte degli operatori

scolastici.

Il PEI ha la funzione di favorire l’armonizzazione degli interventi preven-

tivati evitando la sporadicità e la frammentazione degli stessi. Ogni operatore

attua verifiche in base agli obiettivi definiti e ne socializza gli esiti durante

specifiche riunioni di raccordo.

Il piano può diventare un reale aiuto nei confronti dei genitori poiché, par-

tendo da una visione che descrive le caratteristiche oggettive del loro figlio e

ne considera l’evoluzione, può consentire loro di comprenderne meglio le reali

potenzialità e di proporsi obiettivi maggiormente realistici.

All’interno del PEI possono essere definiti

obiettivi educativi e cognitivi

, a

medio e a lungo termine. Tra i primi rientrano le abilità sociali (per esempio,

il rispetto delle regole), le abilità relazionali, il miglioramento del livello di au-

tostima, la capacità di tollerare le frustrazioni, la crescita emotiva, le autono-

mie di base, gli interessi e la motivazione verso l’apprendimento e l’esperienza

scolastica in genere. Nei secondi si possono individuare abilità e competenze

riferite alla capacità di ascolto, all’attenzione, alle tecniche di memorizzazio-

ne, alla comprensione, all’organizzazione spazio-temporale, alla produzione,

al problem solving. La descrizione degli interventi deve specificare le attività

programmate e descrivere i mediatori utilizzati privilegiando le esperienze

concrete, manipolative, visive, tattili, percettive in generale.

È importante definire gli strumenti (linea dei numeri, linea del tempo,

computer, software), scandire gli step di lavoro.

Le modalità riguardano l’organizzazione degli interventi a livello di tempi

e spazi, oltre che la specificazione delle modalità di raccordo tra docente di so-

stegno e docente curricolare rispetto alla gestione degli interventi. Va prevista

l’organizzazione delle attività: se in un rapporto individualizzato, in piccolo o

grande gruppo e in quale contesto.

Si devono prevedere le modalità di intervento sui comportamenti con veri

e propri protocolli e la descrizione dei provvedimenti da assumere: time-out,

premiazioni, sanzioni.

Si stabiliscono le modalità di verifica: quando, chi e come, la loro strut-

turazione, la loro durata, la tempistica (scadenzarle), il ricorso a eventuali

strumenti compensativi o facilitatori per il loro svolgimento prediligendo l’e-

secuzione autonoma.

Infine, ma non meno importante, i docenti devono stabilire le forme di

collaborazione tra scuola e famiglia descrivendo eventuali interventi svolti a

casa nell’ambito di approcci psicoeducativi (es. ABA TEACCH), riportando

informazioni relative a routine, comportamenti e vissuti.

Il PEI è quindi il documento, unitamente al P.D.F., sulla scorta del quale

i docenti elaborano la programmazione educativa e didattica, in cui devono

essere indicati gli obiettivi cognitivi in riferimento ai vari ambiti – disciplinari,