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Tracce svolte per la prova scritta
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progetti educativi
che sono di maggiore pertinenza da parte degli operatori
scolastici.
Il PEI ha la funzione di favorire l’armonizzazione degli interventi preven-
tivati evitando la sporadicità e la frammentazione degli stessi. Ogni operatore
attua verifiche in base agli obiettivi definiti e ne socializza gli esiti durante
specifiche riunioni di raccordo.
Il piano può diventare un reale aiuto nei confronti dei genitori poiché, par-
tendo da una visione che descrive le caratteristiche oggettive del loro figlio e
ne considera l’evoluzione, può consentire loro di comprenderne meglio le reali
potenzialità e di proporsi obiettivi maggiormente realistici.
All’interno del PEI possono essere definiti
obiettivi educativi e cognitivi
, a
medio e a lungo termine. Tra i primi rientrano le abilità sociali (per esempio,
il rispetto delle regole), le abilità relazionali, il miglioramento del livello di au-
tostima, la capacità di tollerare le frustrazioni, la crescita emotiva, le autono-
mie di base, gli interessi e la motivazione verso l’apprendimento e l’esperienza
scolastica in genere. Nei secondi si possono individuare abilità e competenze
riferite alla capacità di ascolto, all’attenzione, alle tecniche di memorizzazio-
ne, alla comprensione, all’organizzazione spazio-temporale, alla produzione,
al problem solving. La descrizione degli interventi deve specificare le attività
programmate e descrivere i mediatori utilizzati privilegiando le esperienze
concrete, manipolative, visive, tattili, percettive in generale.
È importante definire gli strumenti (linea dei numeri, linea del tempo,
computer, software), scandire gli step di lavoro.
Le modalità riguardano l’organizzazione degli interventi a livello di tempi
e spazi, oltre che la specificazione delle modalità di raccordo tra docente di so-
stegno e docente curricolare rispetto alla gestione degli interventi. Va prevista
l’organizzazione delle attività: se in un rapporto individualizzato, in piccolo o
grande gruppo e in quale contesto.
Si devono prevedere le modalità di intervento sui comportamenti con veri
e propri protocolli e la descrizione dei provvedimenti da assumere: time-out,
premiazioni, sanzioni.
Si stabiliscono le modalità di verifica: quando, chi e come, la loro strut-
turazione, la loro durata, la tempistica (scadenzarle), il ricorso a eventuali
strumenti compensativi o facilitatori per il loro svolgimento prediligendo l’e-
secuzione autonoma.
Infine, ma non meno importante, i docenti devono stabilire le forme di
collaborazione tra scuola e famiglia descrivendo eventuali interventi svolti a
casa nell’ambito di approcci psicoeducativi (es. ABA TEACCH), riportando
informazioni relative a routine, comportamenti e vissuti.
Il PEI è quindi il documento, unitamente al P.D.F., sulla scorta del quale
i docenti elaborano la programmazione educativa e didattica, in cui devono
essere indicati gli obiettivi cognitivi in riferimento ai vari ambiti – disciplinari,