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Capitolo Primo – Normativa

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www.

edises

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affettivi e comportamentali – e per ognuno di essi il team deve precisare quali

sono da considerare comuni al curricolo previsto per la classe e quali, invece,

fanno riferimento ad un piano di lavoro individualizzato o personalizzato.

Successivamente vanno declinati, con particolare attenzione, i contenuti,

i metodi e gli strumenti che si intendono utilizzare nel corso dell’anno scola-

stico.

Il docente di sostegno deve indicare il numero di ore durante le quali è

assegnato alla classe in cui è inserito l’alunno in situazione di handicap e le

relative discipline.

Inoltre deve specificare le modalità di interazione che si intendono realiz-

zare tra i vari docenti: modalità di utilizzo di eventuali ore di compresenza,

tipologia di interventi (all’interno o all’esterno del gruppo classe), attività di

laboratorio e di uscite didattiche, definizione di accordi relativi alla prepara-

zione delle verifiche, delle valutazioni, dei giudizi, dell’assegnazione dei com-

piti a casa.

Importanza assume anche la definizione della gestione dei rapporti tra

scuola e famiglia e tra gli operatori dell’istituzione scolastica e gli specialisti

che fanno riferimento all’ente pubblico o agli enti convenzionati.

Infine è indispensabile una verifica, realizzata all’interno di periodici in-

contri tra i docenti del team, dell’andamento del piano educativo e didattico

al fine di adattare obiettivi, strategie e strumenti alla situazione in continua

evoluzione dell’alunno con disabilità.

È opportuno che il PEI e il PDF siano inseriti all’interno del fascicolo per-

sonale dell’alunno e costantemente aggiornati affinché costituiscano una “me-

moria storica” dell’intervento realizzato nell’ottica di favorire una costante

continuità.

La prassi che si è solidamente imposta nelle scuole per la sua elaborazione,

basata sul D.P.R. 24/2/1994, costituisce un sicuro patrimonio metodologico

anche in seguito alla soppressione di detto decreto presidenziale a partire dal

primo settembre 2019, come disposto dal D.Lgs. 66/2017, che modifica la L.

104/1992 ridefinendo i termini del PEI (la cui impostazione è strettamente

coerente con il Profilo di Funzionamento, su cui il D.Lgs. 66/2017 prevede

apposite Linee Guida).

Il PEI è elaborato dai docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la

partecipazione dei genitori dell’alunno e delle figure professionali interne ed

esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alun-

na o alunno con disabilità. In questo i docenti hanno il supporto dell’Unità

di valutazione multidisciplinare. A partire dalla certificazione di disabilità e

dal Profilo di funzionamento, il PEI individua strumenti, strategie e modalità

per realizzare il giusto

ambiente di apprendimento

, incentrato sulle seguenti

sei dimensioni:

relazione, socializzazione, comunicazione, interazione, orienta-

mento, autonomie

. In relazione alla programmazione individualizzata, il PEI

specifica le modalità didattiche e, con esse, quelle di valutazione; nella scuola