

Capitolo Primo – Normativa
17
www.
edises
.it
affettivi e comportamentali – e per ognuno di essi il team deve precisare quali
sono da considerare comuni al curricolo previsto per la classe e quali, invece,
fanno riferimento ad un piano di lavoro individualizzato o personalizzato.
Successivamente vanno declinati, con particolare attenzione, i contenuti,
i metodi e gli strumenti che si intendono utilizzare nel corso dell’anno scola-
stico.
Il docente di sostegno deve indicare il numero di ore durante le quali è
assegnato alla classe in cui è inserito l’alunno in situazione di handicap e le
relative discipline.
Inoltre deve specificare le modalità di interazione che si intendono realiz-
zare tra i vari docenti: modalità di utilizzo di eventuali ore di compresenza,
tipologia di interventi (all’interno o all’esterno del gruppo classe), attività di
laboratorio e di uscite didattiche, definizione di accordi relativi alla prepara-
zione delle verifiche, delle valutazioni, dei giudizi, dell’assegnazione dei com-
piti a casa.
Importanza assume anche la definizione della gestione dei rapporti tra
scuola e famiglia e tra gli operatori dell’istituzione scolastica e gli specialisti
che fanno riferimento all’ente pubblico o agli enti convenzionati.
Infine è indispensabile una verifica, realizzata all’interno di periodici in-
contri tra i docenti del team, dell’andamento del piano educativo e didattico
al fine di adattare obiettivi, strategie e strumenti alla situazione in continua
evoluzione dell’alunno con disabilità.
È opportuno che il PEI e il PDF siano inseriti all’interno del fascicolo per-
sonale dell’alunno e costantemente aggiornati affinché costituiscano una “me-
moria storica” dell’intervento realizzato nell’ottica di favorire una costante
continuità.
La prassi che si è solidamente imposta nelle scuole per la sua elaborazione,
basata sul D.P.R. 24/2/1994, costituisce un sicuro patrimonio metodologico
anche in seguito alla soppressione di detto decreto presidenziale a partire dal
primo settembre 2019, come disposto dal D.Lgs. 66/2017, che modifica la L.
104/1992 ridefinendo i termini del PEI (la cui impostazione è strettamente
coerente con il Profilo di Funzionamento, su cui il D.Lgs. 66/2017 prevede
apposite Linee Guida).
Il PEI è elaborato dai docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la
partecipazione dei genitori dell’alunno e delle figure professionali interne ed
esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alun-
na o alunno con disabilità. In questo i docenti hanno il supporto dell’Unità
di valutazione multidisciplinare. A partire dalla certificazione di disabilità e
dal Profilo di funzionamento, il PEI individua strumenti, strategie e modalità
per realizzare il giusto
ambiente di apprendimento
, incentrato sulle seguenti
sei dimensioni:
relazione, socializzazione, comunicazione, interazione, orienta-
mento, autonomie
. In relazione alla programmazione individualizzata, il PEI
specifica le modalità didattiche e, con esse, quelle di valutazione; nella scuola