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Parte Prima
Bambini, contesti di sviluppo e problematiche educative e didattiche
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edises
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la
coordinazione motoria
, si sviluppa l’interesse nell’esplorazione dell’ambiente, ini-
zia la comprensione e l’utilizzo del
linguaggio
.
2.2.3
Dal primo al terzo anno di vita: lo stadio dei primi passi
Lo stadio dei primi passi inizia a 12-18 mesi, quando il bambino comincia a cammi-
nare da solo, e termina approssimativamente all’età di 3 anni. In questa fase, la fami-
glia promuove lo sviluppo del linguaggio e insegna come usare il bagno. Il bambino
inizia a essere più autonomo e ha un’indole “capricciosa”, che spesso si manifesta
quando i suoi tentativi di ricerca d’autonomia vengono ostacolati. L’utilizzo della
parola “
no”
è un’espressione dello sviluppo dell’autonomia.
Usare riferimenti fissi, routine e rituali aiuta il bambino a conoscere le regole e i li-
miti per garantire la sicurezza, e a individuare i comportamenti accettabili dal punto
di vista sociale.
Il ritmo della crescita rallenta rispetto ai primi due stadi di sviluppo. A 24 mesi il
peso è normalmente pari a quattro volte quello alla nascita. L’encefalo cresce ra-
pidamente, le ossa si allungano, lo sviluppo fisiologico permette il controllo della
vescica e dell’intestino (acquista il controllo degli sfinteri). Pesa circa 11-12 kg ed è
lungo circa 82 cm. Ha una frequenza cardiaca di 90-120 battiti al minuto e presenta
20-35 atti respiratori al minuto. Ha una circonferenza cranica di 49-50 cm. Ha 16
denti decidui.
In questo stadio, il bambino impara a camminare, correre con passo sicuro, salire le
scale, saltare, lanciare la palla. Ha una acutezza visiva doppia rispetto al neonato e
mostra tempi d’attenzione più lunghi. Fa giochi d’imitazione, pronuncia brevi frasi,
ama la musica, l’ascolto di storie ed è capace di sfogliare le pagine del libro.
Dai 18 ai 36 mesi il bambino
incomincia ad alimentarsi da solo senza difficoltà e ma-
nifesta un appetito variabile. Ha tutti i denti decidui. In una prima fase incomincia
a seguire dei rituali per addormentarsi e, a volte, cerca di ritardare il momento del
sonno, anche tentando di scendere dal lettino. Dopo i 24 mesi può svegliarsi durante
la notte in cerca di rassicurazioni. Oltre a saltare e camminare con sicurezza, salire e
scendere le scale, cammina in punta di piedi.
Al termine di questa fase, il bambino conosce il proprio nome e cognome.
2.2.4
Lo stadio dell’età prescolare
Il periodo di sviluppo dai tre ai sei anni è detto
stadio dell’età prescolare
. In questa
fase, la crescita fisica rallenta mentre lo sviluppo psicosociale e cognitivo accelera-
no. Intorno ai 5 anni d’età si raggiunge il peso di 20 kg e la dimensione della testa
si avvicina a quella dell’età adulta. Il bambino ha tutti i denti decidui (la dentatura
“da latte” incomincerà a cadere nello stadio successivo, intorno ai 6 anni per essere
sostituita gradualmente dalla dentatura permanente). Il bambino affina la motricità
sia globale che fine, imparando a saltare, palleggiare, allacciarsi le scarpe, usare le
forbici, ecc.
In questo periodo di sviluppo, la curiosità si accresce e il bambino riesce a comuni-
care in modo più efficace. L’uso frequente della parola “perché” è necessario per il
normale sviluppo psicosociale e cognitivo.