

Capitolo 2
Lo sviluppo corporeo del bambino
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2.2.2
Il primo anno di vita: lo stadio dell’infanzia
Quello che intercorre tra la fine del primo mese e la fine del primo anno di vita è
un periodo di continuo adattamento, con crescita fisiologica e sviluppo psicosociale
caratterizzati da un ritmo rapido.
Dal punto di vista fisico, dalla nascita al primo anno di vita normalmente il peso
triplica e l’altezza aumenta approssimativamente di 25 cm. Tutti i sistemi corporei
maturano. La prima dentizione avviene dai 4 ai 6 mesi. Il cervello si sviluppa rapida-
mente e raggiunge approssimativamente la metà della dimensione di quello adulto.
Gli occhi iniziano a mettere a fuoco. La maturazione fisica permette lo sviluppo delle
capacità motorie. I riflessi primitivi sono sostituiti da movimenti volontari e diretti
verso obiettivi precisi. Le capacità motorie si sviluppano attraverso le seguenti tappe:
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a 2-3 mesi il bambino afferra gli oggetti in modo volontario;
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a 6 mesi si gira su se stesso volontariamente;
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tra gli 8 e i 10 mesi gattona;
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a 8 mesi sta seduto da solo.
Tra i due e i sei mesi si osservano notevoli modificazioni in tutte le aree di sviluppo
del bambino, inclusa quella
cerebrale
: si ritiene che le diverse parti del cervello matu-
rino a differenti velocità. Di conseguenza, è facile osservare dei “picchi” di sviluppo
improvvisi, per esempio nell’area del controllo fisico o del pensiero o della comuni-
cazione o ancora della relazione con gli altri. Diversi studi hanno dimostrato che la
parte visiva del cervello del bambino è quella maggiormente attiva. Tra i due e i sei
mesi si sviluppano sempre maggiori capacità di visualizzare un oggetto o un volto nel
dettaglio, di seguire un oggetto con lo sguardo e di mettere a fuoco. A partire dai
quattro mesi la visione del bambino è simile a quella dell’adulto.
Quelle descritte sono tappe piuttosto regolari ma ciascun bambino può svilupparsi
in tempi diversi senza che ciò costituisca un segnale di atipia dello sviluppo. Ogni
individuo, infatti, ha una propria velocità di sviluppo e non esiste uno schema tem-
porale fisso e valido per tutti. Dai tre mesi, il cervello del bambino è in grado di
distinguere diverse
centinaia di parole
, sebbene non riesca a riprodurle. Il cervello si
organizza poi intorno alle parole che ascolta più spesso e inizia a creare una
mappa
uditiva
per potere organizzare il linguaggio in modo efficace.
Lo sviluppo del bambino in questo periodo è particolarmente rapido e riguarda
tutte le funzioni sia motorie sia cognitive. Si possono notare notevoli cambiamenti
sia nella
comprensione verbale
sia nello
sviluppo motorio
sia nell’
apprendimento
e
nelle
relazioni sociali
.
La testa del bambino cresce in modo più veloce rispetto al resto del corpo e all’inter-
no del cervello si formano miliardi di connessioni sia tra le cellule cerebrali sia con
altre aree del corpo. Oltre ai fenomeni biologici, però, i progressi di questi mesi sono
strettamente correlati anche alle esperienze sociali, cioè all’ambiente in cui vive il
bambino e agli stimoli che riceve. In questa fase, gradualmente gli scatti incontrollati
e i riflessi precoci lasciano il posto al
controllo del movimento
. Tuttavia, i gruppi
muscolari non maturano allo stesso tempo e il bambino passa attraverso diversi stadi,
dalla posizione seduta alla marcia autonoma. In ogni momento, il cervello rifinisce
automaticamente i circuiti deputati a un particolare movimento. In questa fase inizia