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Parte Prima

Bambini, contesti di sviluppo e problematiche educative e didattiche

www.

edises

.it

In questa fase, oltre ai riflessi sopra descritti, si notano anche

reazioni condizionate

(o

riflesse) ad alcuni stimoli associati a risposte che il neonato desidera, ovvero risposte

inconsce ad uno stimolo esterno. Un esempio è rappresentato dal neonato affamato

che smette di piangere quando sente l’odore della madre che si avvicina alla culla.

Per valutare il comportamento neonatale è in uso una scala, quella ideata da Brazelton

negli anni ’80 del Novecento. Fra le altre cose la scala valuta le capacità neurologiche

intrinseche dei neonati, così come i riflessi a stimoli selezionati. I campi valutati inclu-

dono la vigilanza, la risposta condizionata a stimoli visivi e uditivi, la coordinazione

motoria, il livello di eccitazione e i processi di organizzazione in risposta allo stress.

Il sistema respiratorio prima e dopo la nascita

Prima della nascita il feto è completamente dipendente dalla madre per tutte le

funzioni vitali. Esso necessita di ossigeno e nutrimento che gli vengono forniti

attraverso la circolazione materna per mezzo della placenta e del cordone om-

belicale. Sempre per via circolatoria il feto elimina i prodotti del catabolismo. I

polmoni non sono areati e sono quasi completamente inattivi. Il sistema circo-

latorio è adatto alla sola vita intrauterina. Quando il cordone ombelicale viene

legato e tagliato, i polmoni acquisiscono la funzione della respirazione, intro-

ducendo ossigeno ed eliminando anidride carbonica. Il primo atto respiratorio

aiuta l’espansione dei polmoni collassati: il pianto del neonato dovrebbe essere

forte e sano in questo momento. Il periodo più critico per il neonato è la prima

ora di vita, quando avviene il drastico passaggio dalla vita intrauterina a quella

extrauterina. La respirazione può essere irregolare, pertanto è opportuno conta-

re gli atti respiratori per un intero minuto. In caso di respirazione normale essi

dovrebbero variare da 40 a 60 al minuto per scendere da 30 a 50 dopo le prime 24

ore. Un segno di stress respiratorio può essere evidenziato dalla frequenza e dalla

caratteristica del respiro, dal colorito (cianosi) e dal comportamento generale.

Rientramenti sternali devono essere segnalati immediatamente.

Il sistema circolatorio prima e dopo la nascita

Durante la vita intrauterina il sangue materno fornisce l’ossigeno necessario a cia-

scuna cellula fetale. A partire dalla recisione del cordone ombelicale, il neonato ha

non solo una circolazione sistemica ma anche una circolazione polmonare. Il pas-

saggio del sangue attraverso forami non ancora chiusi può causare i cosiddetti “sof-

fi”, che possono essere funzionali (innocenti) od organici (dovuti a malformazioni

cardiache). I soffi funzionali sono dovuti al rumore del sangue che scorre attraverso

valvole normali; i soffi organici sono dovuti al passaggio del sangue attraverso aper-

ture (fori, dotti) anomale o normali, ma che non si sono ancora chiuse. La frequenza

cardiaca media dei neonati è 120-140 battiti al minuto (spesso più elevata se il neo-

nato sta piangendo).

Il neonato ha un sistema di termoregolazione immaturo: la sua temperatura scende

immediatamente dopo la nascita a circa 35,5 gradi, per poi risalire entro poche ore a

un valore medio di 36,6-37,2 gradi. La temperatura corporea è influenzata dalla tem-

peratura della stanza e dall’eventuale presenza di coperte che ricoprono il neonato.

Un segno dell’immaturità sistemica del neonato è l’acrocianosi, colorazione livida

periferica delle mani, dei piedi e talvolta delle labbra.