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Capitolo 2

Lo sviluppo corporeo del bambino

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www.

edises

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di prolungamenti, che si diramano da tale centro: quelli lineari, gli

assoni

, e quelli

ramificati, i

dendriti

. I prolungamenti dei neuroni entrano in contatto tra loro, gra-

zie a meccanismi biochimici che si propagano per mezzo delle

sinapsi

. Le sinapsi

sono, dunque, strutture di collegamento che hanno l’aspetto di un insieme di piccoli

bottoni, capaci di creare un ponte tra due cellule nervose, senza che esse entrino in

contatto diretto tra loro.

Si parla di meccanismi biochimici, poiché all’interno del sistema nervoso le informa-

zioni vengono trasmesse attraverso l’attivazione e la propagazione di impulsi elettrici,

da un neurone elettricamente caricato alle altre cellule nervose. Tale propagazione

è resa possibile dalla mediazione di alcune sostanze dette

mediatori chimici

(come

la

dopamina

e la

serotonina

), che vengono liberate dalla cellula elettricamente carica e

trasmessi alla cellula collegata attraverso le sinapsi.

L’encefalo, che insieme al midollo spinale forma il sistema nervoso centrale, è un

organo doppio, poiché è formato da due emisferi simmetrici, con struttura analoga,

separati dal corpo calloso. I due emisferi sono interconnessi alla presenza di fibre

nervose e altri elementi connettivi che mettono in comunicazione sia le parti frontali

che le altre aree del cervello.

L’encefalo o cervello si suddivide nelle seguenti strutture:

>

>

midollo allungato e ponte

, permettono il passaggio degli impulsi nervosi dal midollo

spinale – di cui costituiscono una sorta di prolungamento – alle aree dell’encefalo,

e viceversa. Al loro interno gli impulsi trasmessi dal cervello al sistema nervoso peri-

ferico e le informazioni che provengono dall’ambiente, attraverso i sensi, si incon-

trano. È in questa sede che si elaborano le informazioni di controllo delle funzioni

di respirazione, salivazione, deglutizione, battito cardiaco;

>

>

formazione reticolare,

è una porzione che si sviluppa verticalmente nella parte profonda

del tronco dell’encefalo, spingendosi verso il basso fino al termine del midollo spinale.

Essa è preposta alla regolazione degli stati di sonno-veglia, alla gestione dell’attenzione,

alla regolazione delle funzioni cardiocircolatorie, respiratorie e gastrointestinali;

>

>

ipotalamo

e

talamo

sono strutture che si trovano nella parte profonda del cervello, al

di sotto della linea di congiunzione degli emisferi e all’apice del tronco encefalico.

L’ipotalamo è una struttura piccolissima (pesa soltanto 4 grammi) ma fondamenta-

le per la sopravvivenza. È una sottile lamina di colore grigio che regola le risposte

istintive dell’individuo e delle emozioni (controlla alcune funzioni vitali tra cui i

meccanismi della fame e della sete e quelli relativi ai cambiamenti della temperatu-

ra corporea; ha un ruolo anche nel meccanismo riproduttivo); il talamo si trova tra

l’ipotalamo e la corteccia cerebrale e ha la funzione di ricevere e smistare all’inter-

no del sistema nervoso le informazioni che arrivano alla corteccia cerebrale o che

da essa partono;

>

>

cervelletto

, struttura collocata posteriormente, sotto i lobi occipitali, presiede alla

coordinazione, all’aggiustamento posturale, alla regolazione di tutti i movimenti

della muscolatura scheletrica, dunque consente la realizzazione degli atti motori;


>

>

paleoencefalo

, anche detto “cervello emotivo” struttura posta tra talamo e ipotalamo

da un lato e corteccia cerebrale dall’altro. Esso comprende le formazioni nervose

più antiche del cervello della specie umana, presiede agli istinti e coordina gli im-

pulsi legati ai bisogni più istintivi dell’adattamento;