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Capitolo 1

Il cambiamento migliorativo e le sue dinamiche

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La prima fase, la

crisi

, rappresenta una rottura brusca della situa-

zione quotidiana, una svolta, una condizione di instabilità, che

spinge l’individuo a decidere, in un modo o nell’altro, se conside-

rarla un pericolo o una opportunità. A livello personale, tutti ab-

biamo esperimentato momenti di crisi nel corso della nostra vita,

in cui ci siamo ritrovati di fronte ad una situazione imprevista,

improvvisa e disturbante (un abbandono affettivo, un insuccesso,

un licenziamento, una malattia, un lutto…), con la quale abbiamo

dovuto confrontarci, riflettere e cercare di trovare la soluzione a

volte meno dolorosa, a volte positiva.

Anche nelle organizzazioni sociali e lavorative viene usato il

termine crisi per indicare, ad esempio, se un blocco nelle ordi-

nazioni e nelle spedizioni è il segnale che occorre tentare una

nuova strategia o se è opportuno chiudere perché il mercato nel

settore non regge più.

Pure in ambito sanitario si percepisce uno stato di crisi, ad esem-

pio del modello tradizionale, e si avverte la necessità di impostare

nuove forme di progettazione e gestione delle strutture. Il flusso

dinamico di crescita e di cambiamento non fa eccezione in que-

sto settore e benché si intuisca che occorre rinnovarsi e rinno-

vare l’agire, si avverte forte disorientamento nelle persone.

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La seconda fase è data dalla

transizione

, che descrive una situa-

zione intermedia in cui non si sa quale sia la direzione giusta per

superare il problema, ma dove si riscontra che non c’è più l’equi-

librio precedente e non si ha ancora chiaro quale potrebbe essere

il nuovo.

In questa fase, l’individuo esperimenta in sé un conflitto e forti

contrapposizioni, alterna momenti di paura per il cambiamento

e desiderio e volontà di ricercare nuove soluzioni. In tale situa-

zione, è comunque bene continuare a gestire il quotidiano che

è la strada maestra, più conosciuta, in attesa di capire meglio

quello che sta succedendo.

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La terza fase è data dalla

trasformazione,

che porta a ritrovare una

nuova organizzazione; essa include la necessità di superare la

fase precedente attraversando momenti iniziali tendenzialmente

istintivi e non integrati (rimozione e fuga dal problema, scorag-

giamento, disorientamento) per arrivare a ritrovare, analizzando

attentamente le cause e, in seguito, i pro e i contro delle ipotesi

messe in campo (superamento delle rigidità, attivazione della fles-

sibilità, coraggio), la soluzione più realistica e migliore.