

C A P I TO LO 1
GU I DA I N P I S TA
4
La posizione del piede sulla pedana
La moto si guida spostando abilmente il corpo a seconda della situazione,
mentre si esercita una pressione con l’avampiede (terzo anteriore del pie-
de) sulle pedane e con i palmi sui semi-manubri (fig. 4).
Gli avampiedi, durante il rettilineo, premono sulle pedane e gli stivali sono
mantenuti contro la carena. La pressione sulle pedane serve per caricare il
posteriore in accelerazione, permettendo di scaricare tutta la potenza della
moto, mentre mantenere gli stivali a contatto con il mezzo è utile per avere
il minimo attrito con l’aria e garantire un miglior controllo della moto.
Neanche in rettilineo ci si rilassa… Oltre a mantenere la pressione sulle
pedane, i gomiti si devono incastrare con le ginocchia, ci si schiaccia il più
possibile sul serbatoio, si va indietro con il sedere e si appoggia il casco sul
serbatoio per rilassare il collo (possibilità di mettere un piccolo spessore
di qualche centimetro per sostenere la mentoniera del casco; quest’ultimo
deve calzare perfettamente altrimenti limita la visuale; fig. 5).
Figura 4
La posizione corretta
del piede sulla pedana.
Figura 5
Nella fase di accelerazione in rettilineo eseguita da Kevin Zannoni, vicecampione
italiano Moto3 CIV 2017 (vista di lato), e da Alberto Surra (vista di fronte), medaglia di
bronzo 2017 classe PreMoto3 (miglior rookie dell’anno), si possono osservare i gomiti e le
ginocchia ben adese alla carena e il casco appoggiato sul serbatoio.