

C A P I TO LO 3
S E T U P D E L L A MOTO
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LA DINAMICA DELLA MOTO
Prima di addentrarsi nella scrupolosa ricerca del setup ottimale, è impor-
tante capire quali sono le forze che agiscono sulla dinamica della moto.
Infatti la motocicletta è un mezzo a due ruote che risulta instabile da fer-
mo, al contrario durante la marcia intervengono le leggi fisiche che ne
permettono l’equilibrio.
Naturalmente le forze si comportano in modo diverso quando si viaggia
in moto rettilineo oppure in curva. Analizzare i vari aspetti della dinamica
della moto risulterà molto importante per comprendere come intervenire
sfruttando le leggi fisiche a proprio vantaggio.
I parametri da considerare sono principalmente tre:
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effetto inerziale;
■
effetti giroscopici;
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effetto raddrizzante.
L’effetto inerziale
L’effetto inerziale fa riferimento a quella che in fisica viene chiamata quan-
tità di moto, cioè il prodotto della massa per la velocità. Quindi questo
effetto risulta direttamente proporzionale sia alla massa che alla velocità.
Da ciò si comprende che in presenza di perturbazioni esterne, un mezzo,
all’aumentare della sua massa e velocità, mostrerà una maggiore tendenza
a mantenere il proprio moto rettilineo.
In conclusione, a parità di velocità, le moto pesanti saranno più propense
a conservare il proprio moto rettilineo rispetto a quelle leggere. Queste
ultime invece, a parità di caratteristiche, risulteranno più facili da gestire
nei cambi di direzioni.
Gli effetti giroscopici
L’effetto giroscopico è un fenomeno fisico che si verifica nei corpi in rota-
zione ed è piuttosto complesso da spiegare. Per facilitare la comprensione
basta pensare a una trottola che è in grado di continuare a ruotare in equi-
librio sul proprio apice finché la velocità di rotazione non cala oltre un
certo limite. Lo stesso fenomeno si genera, per esempio, di conseguenza
al moto rotatorio delle ruote di una motocicletta.
L’effetto giroscopico infatti si manifesta quando a un corpo messo in rota-
zione attorno a un asse viene applicata una forza di rotazione in un secon-
do asse. A questo punto si crea un momento di forza che agisce attorno a
un terzo asse perpendicolare ai precedenti.
Nella motocicletta si manifestano tre principali fenomeni giroscopici
(fig. 2):
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sterzata;
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imbardata;
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rollio.