

I L B I NOM I O P I LOTA -MOTO
3
Inoltre si verificherà anche la correttezza delle altre posizioni relative alla
fase gara (partenza, staccata, inserimento, percorrenza, uscita di curva).
Così facendo il neo-pilota entrerà in pista già con le giuste nozioni del caso
e con un fisico predisposto al massimo rendimento.
IL BINOMIO PILOTA-MOTO
Pensare di salire sopra la moto e posizionarsi solo come si sta più comodi
è un grosso errore. Certo la guida non deve essere sacrificata, ma bisogna
tenere a mente che la disposizione della massa del pilota assume un ruolo
importantissimo sul comportamento della moto, condizione che se sfrutta-
ta a proprio favore porta buoni vantaggi.
La posizione e gli spostamenti del corpo mentre si guida devono essere
ben controllati e bilanciati, evitando eccessi di movimento, molte volte più
sbilancianti che produttivi, oltre che stancanti.
Il peso del pilota, compreso di equipaggiamento (tuta, stivali, casco, guan-
ti, protezioni, ecc.), è così importante che in alcune piccole categorie arri-
va anche ad equiparare la massa totale della moto. Di conseguenza, anche
se quest’ultima ha un suo baricentro fisso, il binomio pilota-moto è in
grado di variarlo in modo significativo e dinamico, cambiando così radi-
calmente il comportamento del mezzo.
Quando si sale sulla moto la prima cosa da fare è trovare la posizione che
permetta di guidare agevolmente riuscendo a (fig. 3):
■
afferrare il manubrio con decisione;
■
semidistendere e rilassare le braccia;
■
esercitare la necessaria pressione sulle pedane;
■
mantenere una posizione aerodinamica;
■
garantire libertà di movimento;
■
guidare senza troppa tensione muscolare e sprechi di energie;
■
esaltare il proprio talento, lo stile di guida e l’efficacia della moto.
Figura 3
Corretta postura di guida, ben equilibrata e priva di eccessive tensioni
muscolari, del pluricampione Massimo Roccoli in sella alla propria SBK.