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C A P I TO LO 3

S E T U P D E L L A MOTO

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Il rollio si genera quando, durante l’inserimento in curva, la moto scende

in piega ruotando sul proprio asse longitudinale. In questo caso si deter-

mina un momento che tende a far imbardare (ruotare la moto attorno al

proprio asse perpendicolare al suolo) nella direzione della curva (fig. 3B).

L’effetto raddrizzante

L’effetto raddrizzante è un parametro molto importante che emerge ogni

volta che una perturbazione esterna causa una rotazione della ruota ante-

riore dal senso di marcia. Di conseguenza si creano delle forze di attrito che

agiscono sulla gomma, tendendo poi a riportarla nella condizione iniziale.

Questo effetto raddrizzante, che garantisce una migliore stabilità durante

il moto rettilineo, dipende in modo importante dalla geometria della moto.

Le caratteristiche tecniche legate alla ciclistica e responsabili dell’effetto

raddrizzante sono diverse (avancorsa, angolo di inclinazione sterzo, off-

set, ecc.) e verranno spiegate di seguito.

MANEGGEVOLEZZA O STABILITÀ?

Il sogno di qualsiasi pilota sarebbe quello di possedere una moto che sia

allo stesso tempo maneggevole e stabile. Purtroppo nella realtà bisogna

ricercare sempre un buon compromesso perché l’esaltazione di uno di

questi due parametri determina la riduzione dell’altro.

Per comprendere meglio cosa significhi maneggevolezza è necessario ri-

cordare che la moto per curvare ha bisogno che il pilota effettui inizial-

mente una manovra di controsterzo. Quindi un qualsiasi mezzo a due ruo-

te, a differenza di un’automobile, per effettuare un cambio di direzione

per esempio a destra disegnerà inizialmente una traiettoria verso sinistra,

proprio a causa del controsterzo (fig. 4). Di conseguenza esisterà un pe-

riodo di latenza nella curva determinato appunto dal tratto AB indicato

in figura.

Maggiore sarà la maneggevolezza

della moto, minore diventerà il ri-

tardo AB nel cambio di direzione.

Al contrario la stabilità è indenti-

ficata dalla capacità del mezzo di

mantenere la propria direzione di

marcia anche in presenza di per-

turbazioni esterne. Quindi una

moto stabile manterrà in modo

maggiore un equilibrio direziona-

le senza scomporsi, ma mostrerà

un periodo di latenza AB impor-

tante e di conseguenza un ritardo

nelle manovre. Con la moto ma-

neggevole sarà più facile effettua-

Ostacolo

A B

Senso di marcia

Traiettorie

b’

1

2

Figura 4

La moto n. 2 risulta più maneggevole

della n. 1 perché il tratto di controsterzo AB è

minore e l’inclinazione della virata è maggiore.