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C A P I TO LO 1

GU I DA I N P I S TA

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sa qualche eccezione, fa capo a uno studio tecnico scrupoloso in cui viene

curato anche il più piccolo particolare.

PREPARAZIONE ALLA GUIDA IN PISTA

Il pilota che guida la moto è sottoposto a importanti stress fisici, quindi

deve essere considerato un atleta a 360 gradi. Di conseguenza, come ogni

performance sportiva, la preparazione a una gara in moto necessita di

un adeguato riscaldamento fisico che comprenda un’attivazione neuro-

muscolare e metabolica, unitamente a un idoneo allungamento muscolare

(argomento discusso nel capitolo relativo alla preparazione fisica).

Inoltre, prima di entrare in pista è utile valutare la “posizione a secco”

del pilota sulla moto, che deve risultare comoda ed efficace per facilitare

i comandi e garantire un’economia dei movimenti (minor affaticamento).

Quindi il pilota salirà sulla moto parcheggiata nel paddock per valutare

innanzitutto la posizione da assumere in sella durante il rettilineo:

casco posizionato sul serbatoio dietro il cupolino;

ginocchia e gomiti adesi alla carena;

angolo del ginocchio che consenta di premere agevolmente sulle peda-

ne, muovendo con facilità piede, caviglia e ginocchia;

presa della manopola del gas che deve risultare scomoda in accelera-

zione (polso in estensione; fig. 2) e comoda in frenata (polso in asse con

l’avambraccio);

comandi a leve (freno e frizione) posizionati in modo da essere attivati

agevolmente con indice e medio senza necessità di macro-movimenti

aggiuntivi.

Figura 2

Posizione

corretta del polso

in estensione del

pilota Thomas Rossi

durante la fase di

accelerazione con

la sua Moto3, Team

RMU Vr46 (2017).