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5. L’Islam e il mondo orientale

I punti-chiave

L’Islam è stato elemento di rottura, ma anche di unificazione e rilan-

cio economico e culturale.

Maometto si proclama Profeta di Allah e inizia la predicazione di una

nuova religione monoteistica, l’Islam.

Cacciato da La Mecca, Maometto trova a Yathrib la sua nuova patria

(622). Da lì lancia una guerra di unificazione dell’Arabia.

Si diffonde il principio dell’integralismo nel mondo islamico.

Dopo Maometto, i califfi costruiscono un grande impero a discapito

dei Sassànidi e dei Bizantini (632-661).

Con la dinastia omayyade (661-750), l’Impero islamico si allarga

ancora. Gli Arabi sbarcano in Spagna nel 711. Nel 718 i musulma-

ni non riescono a prendere Costantinopoli. Nel 733 sono sconfitti a

Poitiers da Carlo Martello. Si arresta l’avanzata araba.

Con la dinastia abbàside (750-945) si rafforzano i commerci verso

l’Oriente.

5.1. L’Islam ha diviso o ha unito?

Lo storico

Henri Pirenne

nel 1935 scrisse un saggio assai

famoso e molto discusso, intitolato

Maometto e Carlo Magno

. In

quest’opera egli sosteneva che la fine del mondo antico e l’inizio

del Medioevo fossero da ricondurre alla nascita dell’Islam piutto-

sto che alle invasioni barbariche e alla fine dell’Impero romano

d’Occidente. Egli afferma che “mentre i Germani non ebbero

niente da opporre al cristianesimo dell’Impero, gli Arabi erano

esaltati da una fede nuova”. I Germani assorbirono in parte il

mondo antico non avendo nulla da proporre, mentre “presso gli

Arabi … è il vinto che andrà al vincitore, e non vi potrà andare che

servendo, come lui, Allah, leggendo, come lui, il Corano, dunque

apprendendone la lingua, che è la lingua santa e nello stesso tem-

po la lingua dei conquistatori”. Secondo lo storico, “sulla riva del

Mare nostrum

(il Mediterraneo) si stendono ormai due civiltà dif-

ferenti ed ostili”, poiché “l’Islam ruppe l’unità del Mediterraneo,

che le invasioni germaniche avevano lasciata sussistere”.