

In un certo senso l’Islam tracciò un solco fra Occidente e
Oriente, ma allo stesso tempo fu anche un elemento determi-
nante per una nuova unificazione, differente da quella portata
dai Romani a suo tempo.
5.2. Nascita ed espansione dell’Islam in Arabia
Prima di Maometto, l’Arabia era una realtà politica e sociale
frammentata, le cui città sorgevano lungo le vie carovaniere,
vicino alle oasi o ai confini del deserto. I Bizantini e i Sassànidi
non percepirono gli Arabi
come pericolosi concor-
renti per l’egemonia in
Oriente. La struttura tri-
bale e il nomadismo
beduino
restituivano degli Arabi un’imma-
gine di arretratezza che non sembrava condurre a una qualsiasi
forma di civiltà progredita.
Tuttavia, all’inizio del VII secolo, un mercante di nome
Mao-
metto
(570-632), nativo della Mecca, una città dell’entroterra
arabico, si presentò ai suoi conterranei come il Profeta dell’uni-
co dio,
Allah
, lo stesso della tradizione biblica giudaico-cristia-
na. A lui l’arcangelo Gabriele avrebbe rivelato il messaggio di
Allah. La Mecca è il luogo in cui da secoli si trova la
Kaaba
, un
tempio a forma di cubo in cui è conservato un meteorite che
secondo la tradizione islamica sarebbe stato portato sulla terra
dallo stesso arcangelo Gabriele. Anche in epoca preislamica la
Kaaba era un luogo importantissimo di culto per tutta la regio-
ne, cuore del politeismo arabico e fonte inesauribile di guada-
gno per la città in quanto meta di pellegrinaggi.
Maometto individuò nei ricchi mercanti la causa delle ingiu-
stizie e dei mali della sua società e questo gli permise di conqui-
stare le
simpatie dei ceti più poveri
. I commercianti si coaliz-
zarono, quindi, contro Maometto e lo spinsero, nel
622
, ad
abbandonare La Mecca. Maometto si trasferì nel villaggio di
Yathrib, 400 km a nord dalla sua città natale. In concomitanza
dell’emigrazione (
ègira
) di Maometto iniziò l’era islamica.
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L’Islam e il mondo orientale
I
beduini
sono abitanti del deserto
arabico, dediti ai commerci.