

mente l’impronta espansionistica, sebbene le sconfitte di Poi-
tiers e di Costantinopoli avessero condotto a una più accorta
politica militare. Particolarmente complicata fu la conquista
della
Sicilia
. Invasa nell’827, solo nel
902
fu totalmente assog-
gettata. Con la fine della dinastia abbàside l’impero islamico si
frazionò in vari califfati.
5.4. Il contributo dell’Islam alla crescita culturale
Nonostante nel X secolo fossero terminate le guerre di con-
quista da parte degli islamici, essi proseguirono nelle loro atti-
vità di
pirateria
lungo le coste del Mediterraneo occidentale. In
quei secoli i cristiani svilupparono un’immagine negativa dei
musulmani, detti anche
Saraceni
. Eppure chi versava veramen-
te in una situazione di arretratezza economica, politica e cultu-
rale erano proprio i popoli cristiani dell’Europa.
Baghdad
divenne il centro della cultura dell’Islam. Presso la Casa della
Sapienza confluirono le più grandi opere della tradizione greca
e orientale e i più grandi intellettuali dell’epoca. L’incontro di
diverse impostazioni culturali permise agli Arabi di
progredire
notevolmente nelle conoscenze, negli studi e nelle scoperte. La
matematica, la trigonometria, l’astronomia, le conoscenze geo-
grafiche e numerose nozioni in campo chimico, farmacologico e
medico giunsero in Europa proprio grazie ai musulmani. Solo
per portare degli esempi, i contributi del matematico persiano
Khovarazimi (780-850 circa), del filosofo Averroè (1126-1198) e
del “tuttologo” Avicenna (980-1037), esperto in medicina, filo-
sofia, matematica, fisica, sbarcarono anche nel nostro continen-
te e in seguito furono assorbiti dalla nostra cultura.
VICENDE E PROTAGONISTI
I cinque pilastri dell’Islam
Il musulmano deve seguire cinque principi fondamentali in maniera rigo-
rosa. Questi principi fondamentali prendono il nome di
pilastri
(
ark -an
) e
sono:
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L’Islam e il mondo orientale