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Capitolo
31
Disturbi respiratori del sonno e apnee
Sindrome da obesità-
ipoventilazione (OHS)
La
sindrome da obesità-ipoventilazione
(
OHS
,
Obesity Hypoventilation Syndrome) è stata origi-
nariamente descritta nel 1955 in soggetti con obe-
sità, ipossiemia e ipercapnia diurna, policitemia,
ipersonnolenza e insufficienza ventricolare destra.
Nel 1956 Burwell ha coniato il termine di
sindro-
me di Pickwick
per questi pazienti, in quanto essi
ricordano un personaggio di un racconto di Charles
Dickens (The Pickwick Papers) di nome Joe.
I pazienti con OHS mostrano le seguenti carat-
teristiche:
•
obesità (BMI > 30 kg/m
2
);
•
ipoventilazione alveolare che non dipende da al-
tre patologie, con ipercapnia (PaCO
2
>45 mmHg)
e ipossiemia (PaO
2
<70 mmHg) diurne. Recente-
mente sono state ridefinite le condizioni richieste
per individuare la suddetta sindrome (
Tabella
31.3
).
Eziopatogenesi
Una piccola minoranza di soggetti obesi sviluppa
un’ipercapnia diurna. L’ipotesi più probabile è che
l’ipoventilazione alveolare durante il sonno alteri
la funzione dei centri respiratori con un aumento
dei valori di CO
2
e “assestamento” su valori di CO
2
maggiori rispetto a quelli dei soggetti normali. Oltre
alla condizione cronica di ipoventilazione alveolare
notturna, questi pazienti presentano una compro-
missione della normale meccanica toracopolmo-
nare, in quanto l’obesità determina un deficit ven-
tilatorio restrittivo. Pertanto, lo sviluppo dell’OHS
dipende probabilmente dalla sovrapposizione di più
condizioni (obesità, preesistente alterazione o pre-
disposizione all’alterazione del drive respiratorio,
fattori ormonali, quali la leptina, e un’alterazione
dei meccanismi di controllo ventilatorio soprattutto
durante il sonno con aumento della PaCO
2
).
I pazienti con OHS rappresentano un gruppo
clinico disomogeneo. Nella maggior parte dei casi,
l’OSAS è associata all’OHS, ma in alcuni pazienti
l’OSAS è assente. La percentuale di pazienti OSAS
con OHS oscilla tra il 10 e il 38%, a seconda del BMI.
Diagnosi
Per diagnosticare l’OHS è necessario escludere tutte
le altre cause in grado di determinare ipoventilazio-
ne cronica (malattie polmonari, cifoscoliosi, paralisi
del diaframma, malattie neuromuscolari, ecc.). Oc-
corre eseguire una spirometria globale, per esclude-
re una BPCO o una sindrome da overlap (BPCO +
OSAS). L’ipoventilazione notturna (early OHS) può
essere sospettata in pazienti OSAS sulla base di un
isolato aumento dei bicarbonati (>27 mEq/L) all’e-
mogasanalisi in veglia. L’esame polisonnografico o
poligrafico è necessario per la diagnosi delle altera-
zioni notturne.
Tabella
31.3
Differenze tra obesità semplice, OHS e OSAS sulla base di parametri antropometrici come il BMI; valutando i
risultati della capnia sulla base dell’emogasanalisi arteriosa; analizzando i disturbi respiratori sonno-correlati con
esecuzione di una polisonnografia
Caratteristiche
Obesità semplice
OSAS
OHS (sindrome di Pickwick)
BMI (kg/m
2
)
≥ 30
Variabile, ma aumenta il rischio
con l’aumento ponderale
≥ 30
PaCO
2
(mmHg) in veglia Normale
Normale
> 45
Disturbi respiratori sonno-
correlati
AHI e microrisvegli
< 5 h di sonno
AHI e microrisvegli
> 5 h di sonno
Sindrome delle ipo-apnee ostruttive:
•
AHI e microrisvegli > 5 h di sonno
Sindrome da ipoventilazione notturna
con
una o entrambe le caratteristiche seguenti:
•
> 10 mmHg di PaCO
2
rispetto ai valori da
sveglio in posizione supina
•
desaturazioni ossi-Hb non spiegate da
presenza di ipo-apnee
Associazione di ipo-apnee ostruttive e
ipoventilazione notturne