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Capitolo
31
Disturbi respiratori del sonno e apnee
Sindrome delle apnee
ostruttive nel sonno (OSAS)
Aspetti epidemiologici
L’
OSAS
(sindrome delle apnee ostruttive nel son-
no) è il disturbo respiratorio notturno più diffuso
nella popolazione generale. La malattia può verifi-
carsi a qualunque età, ma esordisce più spesso tra i
40 e i 60 anni. Nei bambini, la causa più comune è
l’ipertrofia adenotonsillare. L’OSAS è più frequente
nei maschi rispetto alle femmine con un rapporto
M:F di 2:1. Le femmine con OSAS sono più spes-
so in età post-menopausa e presentano un grado di
obesità superiore a quello dei maschi per simile gra-
vità degli eventi respiratori nel sonno.
Fisiopatologia e fattori di rischio
L’OSAS è caratterizzata dalla ripetuta occlusione
delle vie aeree superiori durante il sonno associata
a desaturazioni ossiemoglobiniche e/o microrisve-
gli (arousal) che determinano frammentazione del
sonno ed eccessiva sonnolenza diurna. Le apnee
ostruttive sono interruzioni del flusso aereo per
almeno 10 secondi con persistenza dei movimenti
respiratori toracoaddominali, caratteristicamente di
ampiezza crescente e in opposizione di fase (sforzi
respiratori).
Dal punto di vista fisiopatologico, la pressione
all’interno delle vie aeree superiori (VAS) è negativa
in inspirazione e positiva in espirazione. In condi-
zioni normali, il collasso di questo tratto è impedi-
to dall’azione dei muscoli dilatatori delle VAS. Nei
soggetti con OSAS tale meccanismo protettivo è in-
sufficiente e il collasso delle vie aeree superiori du-
rante il sonno avviene soprattutto a livello dell’oro-
faringe, le cui pareti sono prive di supporto rigido.
In generale, i processi anatomici e/o funzionali che
riducono il calibro del lume faringeo fanno aumen-
tare la resistenza al flusso aereo attraverso le VAS
(
Figure 31.1
e
31.2
).
A seguito dell’occlusione, gli sforzi respiratori
divengono progressivamente più intensi, ma sono
inefficaci a ripristinare la pervietà delle VAS. L’epi-
sodio ostruttivo si interrompe per comparsa di un
microrisveglio (arousal) che ripristina il tono mu-
scolare permettendo la ripresa del flusso aereo. Alla
ripresa del sonno, il processo si ripete e continua
ciclicamente durante la notte. Oltre alla frammen-
tazione del sonno, i pazienti OSAS presentano spes-
Figura 31.1:
Anatomia delle vie aeree superiori (VAS).
Sia il rinofaringe (delimitato in basso dal palato molle) che
l’orofaringe (delimitato in basso dal margine superiore
dell’epiglottide) sono suscettibili di collasso. Nel dettaglio
i muscoli genioglosso, la cui contrazione aumenta il
diametro delle vie aeree superiori, ed il muscolo genioioi-
deo, la cui contrazione abbassa la mandibola spostando
in alto l’osso ioide.
Osso ioide
M. genioglosso
M. genioioideo
Palato molle
Figura 31.2:
Collasso delle VAS nella sindrome delle
apnee ostruttive, che avviene sia a livello del palato molle
che della base della lingua.