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329

Capitolo

31

Disturbi respiratori del sonno e apnee

cturia, attribuita alla eccessiva produzione di fattore

natriuretico atriale (ANP), secondaria agli sforzi re-

spiratori durante l’apnea e all’ipossiemia.

Diagnosi

Il tipico paziente con OSAS è un soggetto obeso o

sovrappeso che riferisce sonnolenza diurna, men-

tre il partner riferisce russamento e apnee notturne.

Sebbene i dismorfismi craniofacciali e l’obesità pos-

sano suggerire la diagnosi già all’esame obiettivo, è

necessario che la presenza del disturbo venga con-

fermata tramite esami strumentali.

L’anamnesi deve indagare la presenza di sonno-

lenza diurna, apnee riferite dal coniuge, russamento

e risvegli con sensazione di soffocamento. Spesso

i pazienti riferiscono peggioramento dei sintomi

dopo aumento ponderale, o all’assunzione della

posizione supina. Occorre indagare sulla presenza

di comorbidità, quali ipertensione arteriosa, diabe-

te e dislipidemie, nonché su altre patologie (ipoti-

roidismo, BPCO, asma) che potrebbero aggravare

il disturbo respiratorio notturno. L’anamnesi deve

includere informazioni sull’abitudine al fumo e i

farmaci assunti dal paziente.

La sonnolenza diurna soggettiva può essere va-

lutata tramite il questionario di Epworth (ESS,

Epworth Sleepiness Scale).

All’

esame obiettivo

, occorre valutare il grado di

obesità, sia generale (BMI), che viscerale (circon-

ferenza della vita e del collo). L’

esame visivo

del

cavo orale consente di accertare la presenza di ma-

croglossia, retrognatia o ipertrofia adenotonsillare

(mediante indice di Mallampati). È consigliabile

la valutazione otorinolaringoiatrica e l’endoscopia

delle VAS per misurarne la collassabilità.

Le linee guida per la diagnosi dell’OSAS indivi-

duano

4 sintomi principali

(russamento abituale e

persistente, pause respiratorie nel sonno riferite dal

partner, risvegli con sensazione di soffocamento e

sonnolenza diurna) e

3 segni

(elevato indice di mas-

sa corporea, aumento della circonferenza del collo,

e dismorfismi craniofacciali e/o anomalie orofarin-

gee). L’

indagine strumentale

è indicata in presenza di:

russamento abituale persistente, da solo o con al-

tri sintomi o segni;

almeno due sintomi diversi dal russamento abi-

tuale e persistente;

un sintomo diverso dal russamento e almeno due

segni;

un sintomo diverso dal russamento e almeno un

segno in soggetti in cui il russamento non è ac-

certabile (es., quando il paziente dorme solo).

Polisonnografia

Il gold standard per la diagnosi di OSAS è rappre-

sentato dalla

polisonnografia

(

PSG

). L’esame pre-

vede la registrazione di almeno due derivazioni

elettroencefalografiche unipolari (EEG1 ed EEG2),

dei movimenti oculari (EOG), dell’elettromiogra-

fia (EMG) che consentono l’identificazione degli

stadi del sonno. Inoltre, sono registrati l’elettrocar-

diogramma (ECG), il flusso aereo oronasale, i mo-

vimenti toracoaddominali, il rumore respiratorio,

la pulso-ossimetria, i movimenti delle gambe e la

posizione del corpo. La polisonnografia in laborato-

rio rappresenta il gold standard (livello I), ma è un

esame costoso. Sono disponibili apparecchi portatili

in grado di effettuare la polisonnografia a domicilio

(livello II) o più semplici monitoraggi cardiorespi-

ratori notturni (livello III) che registrano i segnali

cardiorespiratori e la posizione corporea ma non i

segnali per la stadiazione del sonno; questo esame è

indicato attualmente per pazienti con forte sospetto

clinico di OSAS senza altre comorbidità. Il moni-

toraggio ossimetrico notturno (livello IV) non può

essere raccomandato come esame diagnostico, in

quanto non consente di accertare il tipo di eventi

respiratori notturni.

Valutazione di gravità

Per valutare la gravità dell’OSAS si calcola la fre-

quenza degli eventi respiratori per ora di sonno

(

AHI

,

indice apnea-ipopnea

). Si distingue una for-

ma lieve (5-15 eventi/ ora), moderata (15-30 eventi/

ora), severa (> 30 eventi/ora) o molto severa (> 60

eventi/ora). Il valore soglia di AHI =5 è però proba-

bilmente troppo basso per definire uno stato patolo-

gico, per esempio negli anziani. Studi epidemiologi-

ci recenti indicano che un AHI >5 è molto comune

nella popolazione generale adulta asintomatica per

OSAS e suggeriscono di aumentare il valore di AHI

soglia necessario per la diagnosi.

Trattamento

La terapia di scelta per l’OSAS è rappresentata dai

dispositivi CPAP

(Continuous Positive Airway

Pressure), ossia apparecchi in grado di erogare un