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Disturbi respiratori del sonno e apnee

Capitolo

31

fase iperpnoica. La durata della fase apnoica è, inve-

ce, legata alle variazioni di PaCO

2

e alla produzione

metabolica dell’anidride carbonica. Anche altri fat-

tori concorrono alla patogenesi del respiro di Chey-

ne-Stokes: l’eventuale coesistenza di ipossiemia, lo

stimolo all’iperventilazione da parte di afferenze

vagali (fibre C) intrapolmonari attivate dalla conge-

stione polmonare; alterazioni del circolo cerebrale,

che possono causare disregolazione della risposta

centrale alle variazioni della PaCO

2

.

Sul

piano clinico

gli arousal, frequenti maggior-

mente durante lo stadio 1 e 2 del sonno NREM, pos-

sono essere avvertiti dal paziente come un risveglio

o insonnia e, se molto frequenti nel corso della notte,

possono determinare eccessiva sonnolenza diurna,

fatica muscolare precoce e disturbi cognitivi. Du-

rante i cicli del RCS si verifica un ipertono simpati-

co nella fase iperpnoica, causa di ipertensione arte-

riosa, battiti ectopici, tachicardia con riduzione del

volume di riserva cardiaco ed aumento del consumo

miocardico di O

2

, fibrillazione atriale, blocchi atrio-

ventricolari, riduzione della portata cardiaca. Può

essere presente russamento nella fase interapnoica.

Oltre al

trattamento ottimale

dello scompenso

cardiaco e della patologia cardiaca causale, è indi-

cata una terapia specifica quando il paziente è sin-

tomatico. La somministrazione di ossigeno durante

il sonno stabilizza il drive respiratorio; la sommini-

strazione di stimolanti respiratori modifica la soglia

apnoica della PaCO

2

(teofillinici, acetazolamide).

Infine i sedativi consolidano il sonno, riducendone

i cambiamenti di fase (benzodiazepine).

Per quanto riguarda la

terapia ventilatoria

, sono

stati utilizzati apparecchi di servoventilazione au-

tomatica (ASV, Auto Servo Ventilation), in pratica

ventilatori bilevel che compensano le variazioni di

volume corrente stabilizzando la ventilazione. L’u-

so di questi ventilatori in pazienti con scompenso

e prevalente respiro di Cheyne-Stokes notturno è

attualmente sconsigliato, a causa dei risultati delu-

denti del trial SERVE-HF sulla mortalità e la qualità

di vita dei pazienti con scompenso cardiaco grave e

respiro di Cheyne-Stokes durante il sonno.

Apnee centrali nel sonno ipercapniche o da

ipoventilazione alveolare

Le apnee centrali ipercapniche o da ipoventilazione

alveolare durante il sonno possono essere secon-

darie a lesioni del sistema nervoso sia centrale che

periferico, e possono coinvolgere la componente

sensitiva, integrativa, esecutiva e motoria della via

di controllo della catena respiratoria.

EEG

EEG

EOG

EOG

EMG

ECG

Russamento

Flusso aereo

Movimento

torace

Movimento

addome

Saturazione

ossiemoglobinica

1 minuto

1

2

3

Figura 31.4:

Respiro di Cheyne-Stokes, RCS (polisonnografia completa). Si apprezzano nella parte bassa della figura le

caratteristiche del RCS: 1. le apnee senza movimenti toracoaddominali; 2. il flusso aereo in crescendo-decrescendo; 3. la

scarsa entità delle modificazioni della saturazione ossiemoglobinica. Infine, la traccia dell’elettromiografia (EMG) mostra la ripre-

sa del tono muscolare coincidente con l’arousal, che tipicamente avviene al culmine della fase di iperventilazione nel RCS.

EEG: elettroencefalografia; EOG: elettrooculografia; ECG: elettrocardiografia.