Previous Page  25 / 28 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 25 / 28 Next Page
Page Background

CAP I TOLO 3 GENI , CROMOSOMI E GENET ICA UMANA

73

certa distanza su un cromosoma può avvenire più di uno scambio. Mentre un singo-

lo scambio tra due geni determina la loro ricombinazione, un doppio scambio (cioè

due singoli crossing-over che avvengono tra gli stessi cromatidi nello spazio tra i due

loci nella stessa divisione meiotica) produce di nuovo combinazioni parentali. Tut-

to questo può essere veri‚cato semplicemente disegnando su un pezzo di carta scam-

bi singoli e doppi tra due geni associati. Nel nostro esempio il doppio crossing-over

tra i geni

a

e

b

ha leggermente abbassato il valore della percentuale di ricombinazio-

ne tra i due geni.

Grazie all’uso di questo metodo, Sturtevant creò la prima mappa di associazione

del cromosoma X di

Drosophila

, che mostrava la localizzazione dei geni legati al sesso.

(Nella

Figura '.)

è illustrata la mappa parziale del cromosoma 2 di

Drosophila

).

Da allora molti geni di

Drosophila,

al pari di quelli di altri eucarioti largamente uti-

lizzati nelle ricerche di genetica, tra i quali

Neurospora

(un fungo), il lievito, il mais e il

topo, sono stati mappati usando questo metodo. Le frequenze di ricombinazione, ab-

binate ai risultati ottenuti mediante altre tecniche, sono state usate anche per creare le

mappe di associazione del DNA procariotico, come quella del cromosoma del batterio

tipico dell’intestino umano

Escherichia coli

(vedi Capitolo 7).

L’unità di misura di una mappa di associazione, detta

unità di mappa

(ab-

breviato um), equivale alla frequenza di ricombinazione dell’1% ed è chiamata

centimorgan

(cM), in onore dello scienziato che scoprì l’associazione e la ricombina-

zione. Le unità di mappa non rappresentano distanze ‚siche reali espresse inmicrome-

tri o nanometri, ma piuttosto i valori

relativi

che indicano le posizioni dei geni sul cro-

mosoma, gli uni rispetto agli altri. Uno dei motivi per i quali le unità di mappa espri-

Cromosomi di

Drosophila

III

IV

I

II

X Y

senza

ariste

corpo

grigio

ariste

lunghe

ali

lunghe

ali

corte-tozze

ali

lunghe

ali

vestigiali

corpo

nero

occhi

rossi

occhi

porpora

occhi

rossi

occhi

marroni

!

"#,!

$%,& &$,&

'(,!

"!$,&

Fenotipi selvatici

Fenotipi mutanti

FIGURA'.)

Mappa di localizzazione sul cromosoma 5 di

Drosophila

di alcuni geni,mediante lo studio delle frequenze di

ricombinazione.

Per ogni gene il disegno mostra il fenotipo normale o “wild type” in alto e il fenotipo mutante in basso.

Gli alleli mutanti dei due loci genici determinano modificazioni della struttura delle ali, uno produce il fenotipo “dumpy

wings” (ali corte-tozze), l’altro il fenotipo “vestigial wings” (ali vestigiali); gli alleli normali determinano i fenotipi ali

normali, lunghe; alleli mutati in due diverse localizzazioni influenzano anche il colore degli occhi.