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Capitolo 7

INTERAZIONI TRA LE CELLULE E IL LORO AMBIENTE

da cellule strettamente attaccate l’una all’altra e ad uno stra-

to acellulare sottostante mediante contatti cellulari specializzati

(inserto in alto della Figura 7.1). Questi contatti forniscono alle

cellule un meccanismo per aderire e comunicare tra loro. Diver-

samente, lo strato più profondo della pelle (il derma) è un tipo

di

tessuto connettivo

. Come altri tessuti connettivi, quali quelli

che formano tendini o cartilagine, il derma consiste in gran parte

di materiale extracellulare, tra cui una varietà di fibre distinte che

interagiscono tra loro in modi specifici. Uno sguardo ravvicinato

a una delle cellule sparse (fibroblasti) del derma mostra che la

superficie esterna della membrana plasmatica contiene recettori

che mediano le interazioni tra la cellula e i componenti del suo

ambiente (inserto in basso della Figura 7.1). Questi recettori della

superficie cellulare interagiscono non soltanto con l’esterno che

li circonda, ma sono anche connessi, tramite le loro estremità in-

terne, a varie proteine citoplasmatiche. Recettori con questo tipo

di doppio attacco sono molto adatti a trasmettere messaggi tra la

cellula e il suo ambiente.

Figura 7.1

Una panoramica di come le cellule sono organizzate nei

tessuti e di come interagiscono tra loro e con l’ambiente extracel-

lulare.

In questa rappresentazione schematica di una sezione di pelle

umana, le cellule dell’epidermide aderiscono tra loro mediante contatti

specializzati. Lo strato basale delle cellule epidermiche aderisce anche

ad un sottostante strato non cellulare (la membrana basale). Il derma

consiste prevalentemente di elementi extracellulari che interagiscono

tra loro e con la superficie di cellule sparse (principalmente fibroblasti).

Le cellule contengono recettori che interagiscono con materiali extra-

cellulari e trasmettono i segnali all’interno.

Epidermide

Derma

Cellule

morte

cheratinizzate

Cellule

in divisione

Membrana

basale

Fibra reticolare

Membrana basale

Contatto cellula-cellula

specializzato

Contatto cellula-substrato

specializzato

Fibra elastica

Fibra collagene

Fibroblasto

Proteoglicano

Recettore della

superficie cellulare

(integrina)

7.1

|

Spazio extracellulare

Se ci si muove dalla membrana plasmatica verso l’ester-

no, si possono esaminare i vari elementi extracellulari che

circondano i diversi tipi di cellule. Nel Capitolo 4 è stato

affermato che praticamente tutte le proteine integrali di

membrana, così come certi lipidi di membrana, contengo-

no catene di zuccheri (oligosaccaridi) di lunghezza varia-

bile che si estendono all’esterno della membrana plasma-

tica (vedi Figura 4.4

c

). Queste proiezioni di carboidrati

formano uno strato strettamente addossato alla superficie

esterna della membrana plasmatica, chiamato

glicocali-

ce

(o

rivestimento cellulare

) (Figura 7.2

a

). Tale materiale

extracellulare è molto abbondante in alcuni tipi di cellu-

le, come le cellule epiteliali che rivestono il canale dige-

rente dei mammiferi (Figura 7.2

b

). Il glicocalice media

le interazioni cellula-cellula e cellula-substrato, fornisce

protezione meccanica alle cellule, serve da barriera alle

particelle che raggiungono la membrana plasmatica e lega

importanti fattori di regolazione che agiscono sulla super-

ficie cellulare.

La matrice extracellulare

Molti tipi di cellule animali sono avvolti da una

matrice

extracellulare (MEC)

, cioè una rete organizzata di mate-

riale extracellulare presente nelle immediate vicinanze della

membrana plasmatica (Figura 7.3). La MEC non è sempli-

cemente un materiale di protezione passivo ed inerte o un

collante aspecifico che tiene insieme le cellule; essa fornisce

segnali sia fisici sia biochimici che possono giocare un ruo-

lo regolatorio chiave nel determinare la forma e le attività

di una cellula. Per esempio, la digestione enzimatica della

MEC che circonda le cellule cartilaginee o le cellule epi-

teliali di ghiandola mammaria coltivate

in vitro

causa una

marcata diminuzione delle attività sintetiche e secretorie

delle cellule. L’aggiunta di materiale della matrice extracel-

lulare alla piastra di coltura ristabilisce lo stato differenziato