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Testa e collo

5. Organi e relativi vasi e nervi

161

E Deflusso normale dell’umor acqueo

L’umor acqueo (circa 0,3 ml per occhio) è uno dei fattori che influenzano

la pressione interna dell’occhio (vedi

F

). Esso viene prodotto dall’epitelio

non pigmentato dei procc. ciliari, nella regione della camera

posteriore

(circa 0,15 ml/h) e giunge, passando attraverso la pupilla, nella

camera

anteriore dell’occhio.

Attraverso le fessure (spazi del Fontana) presenti

nel sistema trabecolare sclerocorneale, nell’area dell’angolo iridocorne-

ale (anche detto angolo della camera), l’umor acqueo stilla nel canale di

Schlemm (seno venoso della sclera) e di lì procede nelle vv. episclerali. L’u-

mor acqueo defluente scorre, a causa di un gradiente di pressione (pres-

sione endoculare: 15 mmHg; pressione nelle vv. episclerali: 9 mmHg), in

direzione dell’angolo iridocorneale, ma deve però superare, in due punti,

una maggiore resistenza (fisiologica):

›

blocco pupillare fisiologico

:

tra margine pupillare dell’iride e faccia ante-

riore del cristallino (angolo iridocristallino);

›

sistema trabecolare

:

stretti spazi nel sistema trabecolare (angolo iri-

docorneale).

Circa l’85% dell’umor acqueo passa nel canale di Schlemm attraverso il

sistema trabecolare, solo il 15% raggiunge il sistema vascolare attraverso

il deflusso uveosclerale.

F Deflusso ostacolato dell’umor acqueo e glaucoma

La pressione endoculare normale nell’adulto (15 mmHg) è indispensabile

per un sistema ottico funzionale, per la curvatura della cornea e per la

pressione a livello dei fotorecettori della retina. In presenza di

glaucoma

(in Germania, questa malattia è nota con il nome di “grüner Star” (stella

verde) perché, quando la pressione interna dell’occhio è molto alta, si può

osservare un alone verde attorno alle fonti di luce, mentre la cataratta è

nota come “grauen Star” (stella grigia), vedi

D

, pag. 159) tale pressione

è aumentata e la conseguenza più grave è rappresentata dal danno al n.

ottico con perdita del campo visivo. La causa dell’aumento della pressio-

ne, in genere, è un ostacolo che impedisce il normale deflusso dell’umor

acqueo (vedi

E

). Ne derivano:

›

un

glaucoma ad angolo chiuso

(

a

),

nel quale l’angolo iridocorneale è

chiuso: l’umor acqueo non riesce a defluire nella camera anteriore a

causa del blocco pupillare; in questo modo esso preme verso l’alto l’iri-

de bloccando così l’angolo iridocorneale, oppure

›

un

glaucoma ad angolo aperto

(

b

)

,

nel quale l’angolo iridocorneale è sì

aperto, ma il deflusso viene ugualmente ostacolato a livello del sistema

trabecolare (la barretta rossa indica rispettivamente il punto in cui il

deflusso viene arrestato).

La forma in assoluto più frequente (circa il 90% di incidenza) è il glau-

coma cronico primario ad angolo aperto (

b

), che si manifesta per lo più

a partire dal 40° anno di vita. Durante il trattamento si cerca, in primo

luogo, di migliorare il deflusso (per es. per mezzo di parasimpaticomime-

tici che inducono una contrazione continua del m. ciliare e del m. sfintere

della pupilla) oppure di ridurre la produzione di umor acqueo.

D Struttura dell’iride

L’iride è formata dall’esterno verso l’interno da:

endotelio, stroma e parte iridea della retina.

Nello stroma, costituito da un intreccio di sottili

fibre collagene, sono presenti il piccolo cerchio

arterioso (interno) ed il grande cerchio arterio-

so (esterno), che sono collegati tra loro median-

te piccole arterie anastomizzanti. In prossimità

della pupilla, sempre nello stroma, è situato il

m. sfintere della pupilla, di forma circolare. Il m.

dilatatore della pupilla non si trova invece nel-

lo stroma, ma è costituito da particolari cellule

mioepiteliali che formano lostrato esterno della

parte iridea della retina e i cui prolungamenti ci-

toplasmatici decorrono in senso radiale, anasto-

mizzandosi tra loro. Lo stroma dell’iride è com-

posto anche da cellule connettivali contenenti

pigmenti. La quantità di pigmento nello stroma

determina il colore degli occhi. In caso di pig-

mentazione intensa dello stroma, l’iride appare

bruno; se invece la pigmentazione è ridotta, la

luce passa fino al sottostante strato interno del-

la parte iridea della retina (a sua volta ricca di

pigmento) e l’iride presenta un colore celeste.

Cornea

M.sfintere

della pupilla

Stroma

dell’iride

Parte iridea

della retina

(due strati)

Grande cerchio

arterioso dell’iride

M.dilatatore

della pupilla

Piccolo cerchio

arterioso dell’iride

Canale di Schlemm

Anello di

Dollinger

Congiuntiva

Vv.

episclerali

Sclera

Corpo

ciliare

Fibre della

zonula

Angolo

iridocorneale

Camera

posteriore

Cristallino

Iride

Camera anteriore

Cornea

Sistema trabecolare

sclerocorneale con spazi

del Fontana

a

b