

Relazioni “senza fili” ed emergenza empatica nella Bildung contemporanea
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li e parentali, dei gruppi dei
pari età
, delle realtà scolastiche
ed educativo-istruttive e a quelle sorrette da misure giuridico-
istituzionali e comunitarie di accoglienza.
Il processo di interazione-intermediazione nei rapporti e nel-
le relazioni appare oggi, per larga parte, rappresentato pro-
prio dalle espressioni
digitali
e da tutte quelle pratiche che
possono essere definite estensive e di allungamento rispetto
al solo uso ed esercizio di alcuni strumenti.
Sulla rete si sperimenta se stessi in una sorta di
empatia virtuale
internamente ai momenti di socializzazione e di interazione,
ma si registra simultaneamente anche l’assenza del sé e la sot-
trazione di elementi di reciproco affidamento emotivo. Tale
virtualità, falsamente empatizzata, ha caratteristiche di mute-
volezza, rapidità, superficialità, labilità e non può sostituire,
nei tempi e nella sostanza, i tradizionali motivi dello stare
insieme e delle esperienze condivise e vissute pienamente e
soprattutto
in presenza
, in cui è attore un
corpo empatico
che si
mostra in tutta la sua autenticità. “L’
empatia
ribadisce il ruolo
centrale del
corpo
vissuto nelle relazioni intersoggettive,
corpo
che si riflette nell’
empatia
intesa come relazione intenzionale
di somiglianza e come elemento essenzialmente costitutivo
per la genesi della sua consapevolezza […].”
10
Per Buber, il dialogo con l’altro è cifra educativa ed esperien-
za complessa, così come sono intrecciate le relazioni inter-
personali che fanno parte dell’esperienza umana e che quali-
ficano la loro azione attraverso la reciprocità. È partecipando
empaticamente alla costruzione del mondo che si entra in
relazione con l’“altro” da ascoltare e da accogliere come
soggetto attivo per il processo educativo dell’uomo. Le espe-
rienze empatiche non sono mutuabili con quelle virtuali, se
lo scambio avvenisse in toto si annullerebbe quell’elemento
10
P. Cervari, S. Cornaglia, D. Sorrenti, M. Tarantino, M.G. Turri,
Intelligenza Empa-
tico Sociale
, Franco Angeli, Milano 2010, p. 49.