

Relazioni “senza fili” ed emergenza empatica nella Bildung contemporanea
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È in quest’ottica che la postmodernità si va delineando,
nell’espressione culturale di una nuova Bildung, nell’emer-
sione di nuove forme relazionali, interne al tessuto paidetico,
che stabiliscono
ulteriori distanze
tra le generazioni. Distanze,
queste ultime, che rischiano di allungarsi oltremisura a causa
della complessiva condizione di crisi in cui versa la paideia
contemporanea, che fonda attualmente le proprie radici nel-
la progressiva
scissione etica
e nel superamento del concetto
di persona tradizionalmente legato al fondamento onto-me-
tafisico dell’essere e alla concezione classica dell’umanesimo
occidentale, la quale era a sostegno di una costante trasmis-
sione di valori e di significati in una dimensione tensionale
e teleologica.
È, pedagogicamente, una forte emergenza assumere l’im-
pegno di fare fronte comune per proteggere le precarie e
particolarissime condizioni che riguardano i legami emotivo-
empatici nelle relazioni umane, in una società che rischia di
non restituire più forme umanizzanti di progettazione possi-
bile, perché scollata dalla vita reale e sottratta dei contenuti
etici – dell’
ethos
come dimora dell’essere e dell’
ethos
come
costume vigente in una determinata comunità, sancito dal-
le leggi e incarnato nelle istituzioni
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– e all’inseguimento di
ritmi compulsivi con
tempi produttivi
non più consoni ai
tempi
elaborativi
della persona, sempre più spietatamente sospinta
da una continua accelerazione dei processi sistemici.
Si registra un’inesorabile interruzione tra
vecchi
e
nuovi
sce-
nari della paideia occidentale e si evidenzia, orizzontalmente
e verticalmente, un
corto circuito
tra le generazioni, su cui la
riflessione pedagogica si deve soffermare soprattutto per il
recupero di fondamentali categorie pedagogiche che appar-
tengono alla relazionalità come
principio dialogico
e
ontologico
:
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Cfr. M. Heidegger,
Lettera sull’“Umanismo
”, in
Segnavia
, a cura di F. Volpi, Adelphi,
Milano 1987.