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Relazioni “senza fili”
ed emergenza empatica nella
Bildung contemporanea
di
Elena Visconti
Una pedagogia che intenda scendere in profondità nelle pro-
blematiche educative è una pedagogia che si invera nel suo
percorso di ricerca, certamente arduo e complesso nella rea-
lizzazione, teso alla riscoperta di processi educativi che non ri-
nuncino all’umanizzazione dell’uomo. È in una dimensione
dialogica tra mondi apparentemente distanti che si sospinge
l’incamminarsi, l’addentrarsi e il perturbarsi della ricerca,
con passo mai sopito e con curiosa vocazione che regola simi-
litudini, analogie, opposizioni, contrasti e anche, simultanea-
mente, interdipendenze, multifocalità, intersezioni.
Lo sguardo pedagogico, profondo indagatore dell’umana
complessità, è testimonianza di un’antropologia smarrita e,
al tempo stesso, sorretta dalle fratture e dalla discontinuità
dell’ontogenesi. Il pensiero contemporaneo, tra razionali-
tà scientifica e tecnocrazia, ridefinisce le modalità di inten-
dere i fenomeni umani, dall’intrinseca sostanza dell’essere
persona alla specificità di aspetti riferiti ai processi mentali.
L’umana condizione tiene insieme semantica, ontologia ed
ermeneutica
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, che valicano i confini del soggetto e lo pongo-
no in costante rapporto con contesto, metacontesto e iperte-
stualità mediatica.
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Cfr. M. Buzzoni,
Semantica, ontologia ed ermeneutica della conoscenza scientifica. Saggio
su T.S. Kuhn
, Franco Angeli, Milano 1986.