Previous Page  8 / 28 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 8 / 28 Next Page
Page Background

viii

di avvalorare la proposta di una visione dinamica di approccio

alla conoscenza del mondo, evidenziando il ruolo sotteso della

vicarianza, che appare evidente a chi nella ricerca cerca di indi-

viduare campi di interesse comuni tra pensiero, conoscenza e

apprendimento profondo.

Proseguendo sulla via della “profondità” Mannese, operando

una efficace sintesi tra neuroscienze e pedagogia, si preoccupa

di rintracciare la cifra pedagogica presente nella teoria radicale

della coscienza di Alva Noë e le sue ripercussioni possibili nel

contesto educativo. “La pedagogia dinamica di Alva Noë è rac-

chiusa in una visione complessa, relazionale e globale dell’uo-

mo e della sua coscienza. L’uomo, infatti, non può identificarsi

come la somma delle molecole e delle cellule cerebrali; l’attivi-

tà neurale assume nella struttura umana un ruolo importante

ma, da sola, non è sufficiente a determinare la coscienza.” Ecco

come s’inserisce il dispositivo pedagogico il quale fa sì che l’

es-

sere-nel-mondo

sia l’esito di uno scambio costante con l’ambiente

che lo circonda. In questo modo si recupera la soggettività come

artificio della costruzione del progetto di vita.

Carla Cirillo, spostando l’attenzione sulla dimensione educati-

vo-didattica a scuola, si sofferma su quest’ultima intesa “come

un originale

sistema progettuale

”. L’agire educativo orientato dal-

la progettualità nel sistema-scuola è prevalentemente “

progetto

pratico

” che deve sapere intercettare anche l’esigenza di una for-

mazione alla responsabilità etica. Progettare l’educazione nella

scuola significa, in primo luogo, porre in essere soluzioni di pro-

blemi, in secondo luogo, si deve risolvere in una costante azione

rivolta alla soddisfazione della

domanda educativa

. Si tratta, in

ultima analisi per Cirillo, di assumere nell’agire quotidiano un

registro ermeneutico alla progettazione

”, la quale deve intersecarsi

tra il “

progettare e l’interpretare

”.

Sempre nell’ottica scolastica la dimensione emotivo-affettiva e

la sua valenza creativa viene puntualmente ripresa dall’autrice

per l’individualizzazione-personalizzazione dei processi di ap-

Le relazioni empatiche nel contesto educativo e formativo