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PERCHÉ ALIMENTARSI CORRETTAMENTE
Parlare di alimentazione oggi è diventato difficile: tutti ne parlano,
a volte a sproposito. Qualcuno vi dedica un’attenzione scrupolosa,
in alcuni casi eccessiva, ai limiti del salutismo ossessivo, privando-
si di uno dei più grandi piaceri della vita, ovvero mangiare per il
gusto di farlo, altri, invece, considerano l’atto del nutrirsi un fatto
meccanico, una di quelle azioni diventate un’abitudine e alle quali,
proprio per questo, non dedicano la giusta attenzione e consape-
volezza compiendole in modo automatico, quasi senza rendersene
conto. Ci sono poi i “cultori del cibo”, coloro che vi si appassionano
e che sono interessati più al suo sapore che non al nutrimento che
ne possono trarre.
Il risultato è spesso una gran confusione: le teorie più disparate si
mescolano alle campagne pubblicitarie e non si sa più come com-
portarsi.
Ciò che mi propongo attraverso queste pagine è proprio fare un
po’ di chiarezza: affrontare l’argomento “alimentazione” in modo
semplice e senza suggerire comportamenti troppo estremi allo sco-
po di comprendere, per prima cosa, che cosa significa alimentarsi
correttamente, cosa contengono i nutrienti che quotidianamente
introduciamo nel nostro organismo attraverso il cibo, e come, al di
là di alcune “regole base” valide per tutti, sia importante valutare
ogni persona nel suo complesso, al fine di individuare l’alimenta-
zione più corretta per il suo specifico caso.
Ogni volta che mangiamo, infatti, noi operiamo nel nostro orga-
nismo una vera e propria “trasformazione”, perché introduciamo
elementi del mondo che ci circonda e li modifichiamo fino a tra-
sformarli, appunto, in qualcosa di utile: ecco perché mangiare deve
necessariamente diventare un momento in cui il piacere può e deve
mescolarsi alla cura personale, alla prevenzione delle principali
malattie metaboliche e non, al mantenimento del proprio stato di
benessere.