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1. ITALIANO
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Da
Lettere dal carcere
(A. Gramsci)
Caro Giuliano,
ti faccio tanti auguri per l’andamento del tuo anno scolastico. Sarei molto
contento se tu mi spiegassi in che cosa consistono le difficoltà che trovi nello
studiare. Mi pare che tu stesso riconosci di avere delle difficoltà, queste non
devono essere molto grandi e potrai superarle con lo studio: non ti basta?
Forse sei un po’ disordinato, ti distrai, la memoria non funziona o tu non sai
farla funzionare? Dormi bene? Quando giochi pensi a ciò che hai studiato o
quando studi pensi al gioco? Ormai sei un ragazzo già formato e puoi rispon-
dere alle mie domande con precisione. Alla tua età io ero molto disordinato,
andavo molte ore a scorrazzare nei campi, però studiavo anche molto bene
perché avevo una memoria molto forte e pronta e non mi sfuggiva nulla di ciò
che era necessario per la scuola: per dirti tutta la verità, debbo aggiungere
che ero furbo e sapevo cavarmela anche nelle difficoltà pur avendo studiato
poco. Ma il sistema scolastico che io ho seguito era molto arretrato: inoltre
la quasi totalità dei compagni di scuola non sapeva parlare l’italiano se non
molto male e a stenti, e ciò mi metteva in condizioni di superiorità perché il
saper parlare l’italiano era già una circostanza che facilitava molte cose (la
scuola era in un paese rurale, e la grande maggioranza degli allievi era di
origine contadina).
Carissimo, sono certo che mi scriverai e mi terrai al corrente della tua vita.
Ti abbraccio
Antonio
CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA SCUOLA SECONDARIA
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