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Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento dell'italiano

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ecc.), e in$ne le categorie sintattiche essenziali (frasi sempli-

ci e complesse, soggetto, predicato, oggetto diretto, ecc.)»

2

.

Quell’“in$ne” rispecchiava e accreditava la prassi didattica

che, parallelamente alla distribuzione della materia nei ma-

nuali scolastici, guida gli studenti in un percorso lineare che

parte dall’

articolo

per approdare al

periodo ipotetico

.

Il nuovo ordine dato agli elementi di morfosintassi è, invece,

conforme agli orientamenti didattici più attuali che sosten-

gono l’opportunità di “partire dalla sintassi”.

>

Altro elemento di novità importante è l’affermazione che

per la descrizione delle strutture sintattiche delle frasi

semplici e complesse «l’insegnante sceglierà il modello

grammaticale di riferimento che gli sembra più adeguato

ed ef$cace»: si tratta della presa d’atto che non solo nella

comunità scienti$ca ma anche nella prassi didattica si rico-

nosce la validità di modelli alternativi a quello tradizionale.

Se si collega questa affermazione con il contenuto degli

obiettivi di apprendimento, si è autorizzati a leggere un ri-

chiamo particolare alla grammatica valenziale perché alcu-

ni termini e concetti (

nucleo, frase minima, elementi richiesti

dal verbo

) rimandano appunto a quel modello teorico.

>

Speciale rilievo è opportunamente

3

dato agli elementi di

coesione, di cui viene fra parentesi suggerito un elenco, ne-

cessariamente non esaustivo (

connettivi di vario tipo, pronomi,

segni di interpunzione

) ma fondamentale, perché richiama

l’attenzione su fenomeni importanti come appunto la fun-

2

Ministero della Pubblica Istruzione,

Indicazioni per il curricolo

, Tecnodid, Napoli,

2007, p. 51.

3

Prandi e De Santis (2011: 30) affermano che «Dato che molti compiti funzionali,

possono essere realizzati sia all’interno della frase, con mezzi grammaticali, sia col-

legando più frasi indipendenti in un testo coerente, nella descrizione di una lingua

non può mancare lo studio dei fattori della coerenza dei testi, e in particolare degli

strumenti linguistici che la supportano, e cioè dei mezzi di coesione.»