

Capitolo 3
La didattica della riflessione sulla lingua: fondamenti e proposte
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zione coesiva dei pronomi e la funzione logico-sintattica
della punteggiatura.
La declinazione degli obiettivi di apprendimento al termine
dei vari livelli scolastici non solo speci$ca e articola le com-
ponenti degli “oggetti” su cui si esercita la ri&essione lingui-
stica, ma ne amplia anche il quadro rimandando a elementi
che non attengono solo alla grammatica e alle varietà d’uso
(aspetti sociolinguistici) ma anche ad aspetti testuali, inter-
testuali e pragmatici, come negli esempi che seguono:
– confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche speci!che, ad
esempio maggiore o minore ef!cacia comunicativa; differenze fra
testo orale e testo scritto; ecc.
(dagli obiettivi di apprendimen-
to al termine della classe 3ª della scuola primaria);
– stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori
e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico
specialistico
(dagli obiettivi di apprendimento al termine
della classe 3ª della scuola secondaria di primo grado);
– riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi te-
stuali: narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomenta-
tivi
(dagli obiettivi di apprendimento al termine della
classe 3ª della scuola secondaria di primo grado).
3.1.2
La riflessione sulla lingua nei piani di studio dei
percorsi liceali
Alla ri&essione sulla lingua, denominata
ri#essione metalin-
guistica,
si fa riferimento per ogni percorso liceale nel terzo
capoverso del paragrafo
Lingua
delle
Linee generali e competen-
ze
che riguardano la
Lingua e letteratura italiana
(cfr. Cap. 1,
nota 15). Nei due capoversi precedenti si afferma l’impor-
tanza fondamentale di una piena padronanza linguistica e
si delineano le competenze espressive attese al termine del
percorso.