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Unità 7

L'iperattività - Altri disturbi evolutivi e altre situazioni di BES

239

Al di fuori di questo schema il soggetto non si forma una chiara im-

magine di sé e avverte un

senso di indefinitezza e di perdita, quasi si

de-identifica

. Il ricorso ai suoi comportamenti, cioè l’esercizio di una

potenza capace di condizionare gli altri e il contesto, e anche

il fatto

stesso di essere continuamente richiamato

,

rafforzano ogni volta que-

sta sua immagine di sé

e gli conferiscono comunque un’identità certa.

In tal modo ha luogo il

rinforzo dei comportamenti negativi

.

a) 

Evitare il rinforzo negativo

Da un lato al bambino o ragazzo non devono mancare, in modo equi-

librato, né

i richiami

(perché mantengono chiaro il

senso dell’incom-

patibilità dei comportamenti

con il contesto) né

le conseguenze dei

comportamenti negativi

(senza le quali non si svilupperebbe, appunto,

con grave danno, la logica delle conseguenze). Dall’altro, i

continui

richiami evidenziano, in modo univoco e insistente, quella negativa

immagine di sé come sua unica possibilità

. È perciò necessario far

sperimentare e portare alla luce, dunque far emergere alla coscienza

dell’interessato, anche

una diversa immagine di sé

in cui il bambino

o ragazzo si viva e si veda

in una luce positiva

che ottiene la conferma

del contesto sociale. Il criterio che si propone è quello di

far sì che i

richiami e le occasioni di sottolineatura dell’immagine negativa siano

un po’ inferiori alle situazioni di rinforzo positivo

.

Ciò comporta anche che il docente

ignori

– fingendo di non rilevarli –

una parte dei comportamenti irregolari.

Evitare il rinforzo di comportamenti negativi è molto difficile

10

, poiché

si ha rinforzo negativo, ad esempio:

>

quando il docente,

interrompendo esasperato la lezione

per richia-

mare il ragazzo, gli fa sperimentare il successo della sua azione di

disturbo;

>

quando, non potendone più,

lo fa uscire dalla classe

per liberarla

un momento dalla sua azione di disturbo (è indicato invece

stabilire

autonomamente un termine di tempo da attendere prima di man-

darlo fuori a scaricarsi

);

10

 La psicologia behaviorista (il “comportamentismo”) ha mostrato il carattere

estremamente tenace del meccanismo di rinforzo. È importante, tra l’altro, consi-

derare che ha effetto di rinforzo anche il vantaggio conseguito a notevole distanza

o in modo piuttosto indiretto rispetto al comportamento che ne è causa.