

Unità 7
L'iperattività - Altri disturbi evolutivi e altre situazioni di BES
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Al di fuori di questo schema il soggetto non si forma una chiara im-
magine di sé e avverte un
senso di indefinitezza e di perdita, quasi si
de-identifica
. Il ricorso ai suoi comportamenti, cioè l’esercizio di una
potenza capace di condizionare gli altri e il contesto, e anche
il fatto
stesso di essere continuamente richiamato
,
rafforzano ogni volta que-
sta sua immagine di sé
e gli conferiscono comunque un’identità certa.
In tal modo ha luogo il
rinforzo dei comportamenti negativi
.
a)
Evitare il rinforzo negativo
Da un lato al bambino o ragazzo non devono mancare, in modo equi-
librato, né
i richiami
(perché mantengono chiaro il
senso dell’incom-
patibilità dei comportamenti
con il contesto) né
le conseguenze dei
comportamenti negativi
(senza le quali non si svilupperebbe, appunto,
con grave danno, la logica delle conseguenze). Dall’altro, i
continui
richiami evidenziano, in modo univoco e insistente, quella negativa
immagine di sé come sua unica possibilità
. È perciò necessario far
sperimentare e portare alla luce, dunque far emergere alla coscienza
dell’interessato, anche
una diversa immagine di sé
in cui il bambino
o ragazzo si viva e si veda
in una luce positiva
che ottiene la conferma
del contesto sociale. Il criterio che si propone è quello di
far sì che i
richiami e le occasioni di sottolineatura dell’immagine negativa siano
un po’ inferiori alle situazioni di rinforzo positivo
.
Ciò comporta anche che il docente
ignori
– fingendo di non rilevarli –
una parte dei comportamenti irregolari.
Evitare il rinforzo di comportamenti negativi è molto difficile
10
, poiché
si ha rinforzo negativo, ad esempio:
>
quando il docente,
interrompendo esasperato la lezione
per richia-
mare il ragazzo, gli fa sperimentare il successo della sua azione di
disturbo;
>
quando, non potendone più,
lo fa uscire dalla classe
per liberarla
un momento dalla sua azione di disturbo (è indicato invece
stabilire
autonomamente un termine di tempo da attendere prima di man-
darlo fuori a scaricarsi
);
10
La psicologia behaviorista (il “comportamentismo”) ha mostrato il carattere
estremamente tenace del meccanismo di rinforzo. È importante, tra l’altro, consi-
derare che ha effetto di rinforzo anche il vantaggio conseguito a notevole distanza
o in modo piuttosto indiretto rispetto al comportamento che ne è causa.