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Unità 7

L'iperattività - Altri disturbi evolutivi e altre situazioni di BES

237

7.2.2 

Atteggiamenti e comportamenti del docente

a) 

Empatia e buona comunicazione

Il modo di comunicare

a livello verbale e non verbale

da parte del

docente ha un valore decisivo ai fini di un’azione di miglioramento

dell’alunno con ADHD. Il tema può essere vastissimo. Si possono dare

alcune indicazioni – elementari, ma difficili da seguire – centrate sul

fatto che

l’insegnante è il regolatore del clima ambientale della classe

e, in presenza di alunno con ADHD, deve cercare di:

>

esprimere un andamento delle attività assolutamente

privo di fretta

;

>

non usare la voce in modo da sovrastare il brusio della classe

(evita-

re un

atteggiamento ansioso-preoccupato

: evitare la

voce contratta

,

concitata

, ecc.);

>

evitare indecisione e momenti di

indeterminatezza

(porre piuttosto

esplicite pause durante la lezione);

>

evitare lentezza e prolissità (data l’incapacità del ragazzo di rimane-

re in attesa);

>

la

perentorietà deve essere espressa dal modo di essere

(a partire

dalla stessa propria

postura

), che impersona la stabilità del contesto,

riducendo al minimo espressioni esplicite di volontà (che suscitano

reazioni difensive

7

);

>

evitare situazioni di

debolezza e incertezza tipici del docente cede-

vole

di fronte all’alunno

8

.

7

 Quando la volontà non è esplicita, ma incorporata in regole o strutture ben ca-

librate, essa costituisce, per così dire, una forza statica, perciò presenta un minor

carattere di stimolo rispetto alla forza attiva costituita da espressioni di volontà.

8

 Secondo l’antropologo Eibl-Eibesfeldt (Amore e odio, Adelphi, 1970) e altri au-

tori, se l’atteggiamento dell’autorità esprime indulgenza e debolezza, ciò vale come

stimolo vero e proprio per lo scatenarsi di quella che viene definita aggressione

esploratoria; si tratterebbe di un aspetto di uno dei cinque dispositivi motivazionali

interpersonali su base neurobiologica (SMI) propri della nostra e di altre specie:

il sistema agonistico (gli altri sistemi sono quelli di attaccamento, accudimento,

sessuale, cooperativo). Tale meccanismo – reagire alla debolezza altrui come a uno

stimolo che suscita un impulso di dominio aggressivo – potrebbe essere centrale

nel bullismo.