

Parte Seconda
Alunni con bisogni educativi speciali non derivanti da disabilità
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a reagire senza trattenere gli impulsi – o, piuttosto, non trattenendoli
a sufficienza – nei confronti di compagni e adulti e in genere in caso
di fattori di contrasto.
È molto importante ricordare, ancora, che comportamenti iperattivi o
impulsivi anche molto vistosi possono maturare su base squisitamente
psicologica, in assenza del disturbo di origine neurobiologica, come
reazioni di difesa in situazioni di forte stress nella vita familiare.
7.1.2
Quanti sono gli alunni con ADHD?
Si tenga presente che i dati relativi alla percentuale di soggetti con
ADHD nella popolazione scolastica variano a seconda dei criteri dia-
gnostici adottati. La valutazione prevalente si attesta
tra il 3% e il 5%
(con una maggiore frequenza tra i maschi: 4 a 1).
La
Direttiva 27/12/2013
fornisce il solo dato – molto diverso da
quest’ultimo – dell
’1%, riferito alle sole situazioni gravi
. Quanto all’e-
tà di insorgenza del disturbo, essa si colloca
tra i 3 e i 4 anni
, quando
già possono emergerne tratti significativi, ma la diagnosi viene effet-
tuata solo sui
7 anni
.
7.1.3
Comorbilità: associazione dell’ADHD con numerosi
altri disturbi
Di grande rilievo il dato relativo alla comorbilità, cioè all’associazione
del disturbo con altri disturbi o patologie. Secondo uno studio del
2005
3
n
el 70% dei casi l’ADHD è associato ad altri disturbi
. Questi si
possono raggruppare in tre aree: a) del comportamento, b) della de-
pressione, dell’umore, ecc. e dell’ansia; c) dell’apprendimento (DSA).
a)
Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) e Disturbo della condotta
(DC). Il circolo vizioso
Tra il 40% e il 50% degli iperattivi sviluppa un Disturbo Oppositivo
Provocatorio (DOP)
: il bambino o ragazzo reagisce vistosamente con
parolacce, ecc. anche verso l’insegnante, va in escandescenze, ecc. E
non solo reagisce (
comportamento oppositivo
), ma
provoca la reazio-
3
Masi G., Millepiedi S., Pezzica S., Bertini S., Berloffa S.,
Comorbilità e diagnosi diffe-
renziale del disturbo da Deficit dell’attenzione e iperattività: implicazioni cliniche e
terapeuti-
che
, in
Disturbi dell’attenzione e iperattività
1/1, dicembre 2005 (rivista della Erickson).