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Capitolo 17

Dalla pedagogia alle scienze dell’educazione e oltre

443

www.

edises

.it

Nella seconda metà del Novecento, dunque, la pedagogia si ridefinisce innanzitutto

come

sapere

che esercita il

suo sguardo critico sulla società

per individuare

vie di

progresso

da perseguire attraverso

progetti di formazione

che riguardano l’

intero

arco della vita

e, dunque, individua il proprio centro nella funzione sociale che può

svolgere. Ridefinisce, di conseguenza, il proprio rapporto con la politica e le ideolo-

gie, ponendosi in una relazione di dialogo e vicinanza con esse ma anche e soprattut-

to di critica, tensione, relazione dialettica, margine, controllo critico.

Ripensa, infine, il proprio statuto epistemologico che necessita di essere riformulato

in conseguenza di quel passaggio dalla pedagogia come disciplina generale di matri-

ce filosofica al sistema delle scienze dell’educazione, quell’insieme di saperi trasver-

sali che offrono contributi sui diversi aspetti del processo educativo.

Tale ripensamento conduce alla definizione di un’

identità scientifica

caratterizzata

da un

pensiero plurale

,

progettuale

e dunque

intenzionale

,

etico

,

critico-ermeneu-

tico

,

in dialogo continuo

con gli

altri saperi

e

teorico-pratico

.

17.2.2

Il problematicismo pedagogico di Banfi

Il nesso inscindibile tra

teoria

e

prassi

emerge in modo chiaro nel paradigma del

problematicismo pedagogico elaborato dal pedagogista italiano Antonio Banfi. In

esso la prassi, ossia la parte della ricerca che si svolge “in situazione”, ha un ruolo

fondamentale. Esistono, sì, dei saldi presupposti teorici di riferimento, elaborati sulla

base dei criteri metodologici ed epistemologici in senso più ampio, ma tali presuppo-

sti devono essere sempre calati in situazione, non solo per essere validati, ma anche

per essere arricchiti e ulteriormente sviluppati.

La pedagogia, in quanto scienza progettuale, ha bisogno del confronto continuo con

la realtà concreta per verificare la validità, la fattibilità, la rispondenza del progetto

ideato con la realtà di fatto su cui agisce. Il problematicismo pedagogico si fonda,

dunque, sulla scelta iniziale (pedagogia dell’impegno) che, per essere calata nella

pratica, necessita di un impegno inteso come impiego di energie per la costruzione

di modelli educativi in situazione e, in questo semiarco del processo circolare, coglie

nuovi spunti per ripensare e ricalibrare i punti di partenza teorici che ha elaborato

nell’atto iniziale della scelta.

17.3

Oltre le scienze dell’educazione

Nel momento in cui la pedagogia confluisce nelle scienze dell’educazione, essa entra

a far parte di un sistema di ricerca aperto e plurale avente la connotazione di essere

scientifico, cioè di fare uso del metodo scientifico e dei risultati che da esso ne derivano.

Il

metodo scientifico

, in questo modo, diventa il

perno

intorno al quale

ruota

, si svi-

luppa e muta questo

sistema aperto

e

plurale di ricerca

,

fatto da una pluralità di di-

scipline scientifiche

che

dialogano tra di loro

e che

si condizionano vicendevolmente

.

Il compito del pedagogista, in questo contesto, diventa quello di trovare nuove visioni

sull’educazione che tengano conto e siano coerenti con i risultati della ricerca nelle

altre scienze dell’educazione.

Questo orecchio teso verso le altre discipline non si limita alle cosiddette scienze

dell’educazione, in quanto la

pedagogia fa tesoro

ed è

influenzata

anche dalle

scien-