

Capitolo 17
Dalla pedagogia alle scienze dell’educazione e oltre
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Nella seconda metà del Novecento, dunque, la pedagogia si ridefinisce innanzitutto
come
sapere
che esercita il
suo sguardo critico sulla società
per individuare
vie di
progresso
da perseguire attraverso
progetti di formazione
che riguardano l’
intero
arco della vita
e, dunque, individua il proprio centro nella funzione sociale che può
svolgere. Ridefinisce, di conseguenza, il proprio rapporto con la politica e le ideolo-
gie, ponendosi in una relazione di dialogo e vicinanza con esse ma anche e soprattut-
to di critica, tensione, relazione dialettica, margine, controllo critico.
Ripensa, infine, il proprio statuto epistemologico che necessita di essere riformulato
in conseguenza di quel passaggio dalla pedagogia come disciplina generale di matri-
ce filosofica al sistema delle scienze dell’educazione, quell’insieme di saperi trasver-
sali che offrono contributi sui diversi aspetti del processo educativo.
Tale ripensamento conduce alla definizione di un’
identità scientifica
caratterizzata
da un
pensiero plurale
,
progettuale
e dunque
intenzionale
,
etico
,
critico-ermeneu-
tico
,
in dialogo continuo
con gli
altri saperi
e
teorico-pratico
.
17.2.2
Il problematicismo pedagogico di Banfi
Il nesso inscindibile tra
teoria
e
prassi
emerge in modo chiaro nel paradigma del
problematicismo pedagogico elaborato dal pedagogista italiano Antonio Banfi. In
esso la prassi, ossia la parte della ricerca che si svolge “in situazione”, ha un ruolo
fondamentale. Esistono, sì, dei saldi presupposti teorici di riferimento, elaborati sulla
base dei criteri metodologici ed epistemologici in senso più ampio, ma tali presuppo-
sti devono essere sempre calati in situazione, non solo per essere validati, ma anche
per essere arricchiti e ulteriormente sviluppati.
La pedagogia, in quanto scienza progettuale, ha bisogno del confronto continuo con
la realtà concreta per verificare la validità, la fattibilità, la rispondenza del progetto
ideato con la realtà di fatto su cui agisce. Il problematicismo pedagogico si fonda,
dunque, sulla scelta iniziale (pedagogia dell’impegno) che, per essere calata nella
pratica, necessita di un impegno inteso come impiego di energie per la costruzione
di modelli educativi in situazione e, in questo semiarco del processo circolare, coglie
nuovi spunti per ripensare e ricalibrare i punti di partenza teorici che ha elaborato
nell’atto iniziale della scelta.
17.3
Oltre le scienze dell’educazione
Nel momento in cui la pedagogia confluisce nelle scienze dell’educazione, essa entra
a far parte di un sistema di ricerca aperto e plurale avente la connotazione di essere
scientifico, cioè di fare uso del metodo scientifico e dei risultati che da esso ne derivano.
Il
metodo scientifico
, in questo modo, diventa il
perno
intorno al quale
ruota
, si svi-
luppa e muta questo
sistema aperto
e
plurale di ricerca
,
fatto da una pluralità di di-
scipline scientifiche
che
dialogano tra di loro
e che
si condizionano vicendevolmente
.
Il compito del pedagogista, in questo contesto, diventa quello di trovare nuove visioni
sull’educazione che tengano conto e siano coerenti con i risultati della ricerca nelle
altre scienze dell’educazione.
Questo orecchio teso verso le altre discipline non si limita alle cosiddette scienze
dell’educazione, in quanto la
pedagogia fa tesoro
ed è
influenzata
anche dalle
scien-