

2
Premessa
www.
edises
.it
anche con le altre figure adulte. Egli può contribuire allo sviluppo di uno spirito co-
munitario, attraverso la pratica della
collegialità delle decisioni
.
Inoltre, affinché gli interventi educativi e formativi siano efficaci, è necessario agire
non in maniera spontaneistica, ma sistematica e pianificata, grazie alla realizzazione
di percorsi programmatici (
programmazione didattica
) flessibili, la cui realizzazio-
ne deve rispettare i seguenti
step
:
>
osservazione
della situazione di partenza;
>
pianificazione
di un percorso didattico con espliciti traguardi da raggiungere;
>
monitoraggio
delle modalità attraverso cui gli alunni realizzano il percorso pro-
grammato;
>
valutazione
del percorso e dei traguardi raggiunti, anche attraverso momenti di
verifica
;
>
autovalutazione del proprio operato
(anche
in itinere
, se necessario) attraverso l’in-
dividuazione dei punti di forza, dei punti di debolezza e delle eventuali rettifiche
(
regolazione
) che si rende necessario apportare nei successivi interventi didattici.
Va sottolineato che i momenti di valutazione e di verifica devono avvenire
sempre
in una dimensione giocosa e informale
, nel senso che l’insegnante deve essere un
osservatore discreto dello sviluppo infantile che raccoglie dati valutativi per autocor-
reggersi e non per giudicare gli alunni, i quali vanno sempre incoraggiati, sostenuti e
valorizzati.
Programmazione, valutazione e verifica
sono i tre momenti che concor-
rono all’
autovalutazione professionale del docente
e che vanno registrati attraverso
l’
uso di opportuni documenti
(ad esempio il registro della programmazione),
al fine
di autovalutarsi
in maniera quanto più obiettiva possibile
e di regolarsi in maniera
adeguata
nelle azioni didattiche che seguono.
Le competenze professionali dell’insegnante, infine, devono tradursi in un
program-
ma continuo di formazione in servizio (Lifelong Learning Programme - LLP)
. Esse
vanno, cioè, arricchite attraverso
corsi di formazione in servizio
sulle metodologie
dell’insegnamento più all’avanguardia e su tutti gli argomenti che possono rappre-
sentare delle emergenze formative. Si pensi, ad esempio, all’attuale interesse verso i
bisogni educativi speciali (
BES
) e ai corsi di aggiornamento ad essi connessi attivati
da ministero, università ed enti locali al fine di aggiornare e formare il corpo docen-
te di ogni ordine e grado di scuola.