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Parte Prima
La comunicazione e i suoi linguaggi
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a partire dal rapporto docente-discente e figlio-genitore (rivolgendosi essenzial-
mente ai genitori
5
e agli insegnanti
6
).
2.7.1
Il sé reale e il sé percepito
Rogers sostiene che ciascun individuo impara a pensare di sé in un certo modo,
a crearsi un’idea di se stesso, dei propri limiti e delle proprie qualità: una sorta
di autoritratto (il
sé percepito
). Talvolta questa immagine di sé, costruita o
percepita, è piuttosto simile all’immagine reale del soggetto (il
sé reale
). In altri
casi, la percezione di se stessi differisce in modo sensibile dalla realtà.
Una volta che ci si costruisce un’immagine di sé, questa finisce fatalmente con
il cristallizzarsi. Con tale immagine cristallizzata, ciascuno di noi compie espe-
rienze nel quotidiano, alcune delle quali si inquadrano facilmente in ciò che
pensiamo di noi stessi, altre, invece, non sembrano essere coerenti con l’imma-
gine che abbiamo elaborato. Tuttavia, se avvertiamo l’esigenza di mantenere
viva l’immagine elaborata, allora è necessario non accettare le esperienze che
ci allontanano da essa.
L’immagine elaborata di noi stessi è spesso più attraente di quello che siamo
realmente. Tuttavia, non sono rari i casi in cui la persona costruisce un’immagine
negativa di sé: per esempio, un individuo può ritenersi inadeguato a svolgere il
proprio lavoro, avendo invece qualità e competenze che sono ben al di sopra
della media dei suoi colleghi.
Spesso, per un soggetto, l’immagine che egli percepisce di sé diventa talmente
consolidata e, a suo modo, rassicurante, che questi si sente confuso e disorien-
tato pensando di doversene liberare. Per tale ragione, continua Rogers, ogni
meccanismo che dall’esterno tenda a modificare il sé percepito rappresenta per
l’individuo una vera e propria minaccia. Ma bisogna tener conto del fatto che
tale forma di rigidità costituisce un concreto pericolo per il soggetto. Infatti,
l’adattamento (elemento necessario in qualsiasi relazione) è la capacità di mo-
dificare anche il proprio comportamento in base alle esperienze che segnano la
nostra interazione con l’ambiente esterno. Un individuo cristallizzato nella sua
immagine percepita trova così molte difficoltà ad adattarsi e quindi a crescere e
a sviluppare autenticamente la propria persona.
L’
ascolto attivo
, in tale ordine di idee, è una tecnica proposta da Rogers per
aiutare ciascun individuo a limitare il proprio livello difensivo e ad assumere
comportamenti più adattivi verso l’ambiente. Adattarsi vuol dire dunque modi-
ficare i propri atteggiamenti, le proprie opinioni e la propria condotta. Per cam-
biare in positivo, bisogna smettere di percepire il proprio interlocutore come
un soggetto ostile che vuole imporre un cambiamento, al contrario è necessario
avvertire il bisogno di cambiare dentro di sé senza alcun obbligo esterno.
5
T.
G
orDoN
,
Genitori efficaci. Educare figli responsabili
, La Meridiana, Molfetta, 2014.
6
T.
G
orDoN
,
Insegnanti efficaci. Il metodo Gordon; pratiche educative per insegnanti genitori e stu-
denti
, Giunti, Milano, 1991.