

Unità di Apprendimento 1
Contrattualismo e neocontrattualismo
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edises
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Fase 6.
tempo: 60-120’
Si danno di seguito, a titolo puramente esemplificativo, quattro possibili quesiti:
>
Quale di questi quattro tipi di sistema politico (socialdemocrazia, liberalismo classico,
liberaldemocrazia, comunismo) ti sembra meglio interpretare la teoria della giustizia
rawlsiana? E perché?
Anche se i quattro termini scelti come possibili soluzioni alternative sono
abbastanza noti e di uso frequente, il docente dovrebbe spiegarne prelimi-
narmente il significato.
>
Data la natura del contratto hobbesiano, il gesto di un sovrano che mettesse a morte
un suddito assassino comporterebbe, dal punto di vista loso co, un’aporìa, o una
contraddizione. Spiega perché.
Per la risposta, va tenuto conto di come il sovrano sia istituito ed esista preci-
samente per proteggere la vita, e se non lo fa, o verso chi non lo fa, non può
dirsi sovrano: Hobbes stesso chiarisce che il sovrano che voglia togliere la vita
a un suddito pericoloso per la vita degli altri sudditi, adempie esattamente al
suo compito istituzionale, e rimane più che mai sovrano nei confronti di questi
ultimi perché ne tutela attivamente la vita, mentre non è più sovrano verso il
suddito che condanna a morte: entrambi, l’uno davanti all’altro, si ritrovano
come due privati, è come se tornassero allo stato di natura, dove prevale il più
forte. Da ciò nasce il carattere aporetico della situazione: se verso il suddito
pericoloso il sovrano agisce da sovrano, proprio per questo non è più sovrano.
>
Il passo di Rousseau citato nell’unità e relativo alla formazione del corpo politico col-
lettivo e il suo concetto di una “volontà generale” contengono un tratto meta sico.
Spiega.
Per rispondere correttamente a questo quesito, lo studente deve richiamare
la lettura, fatta in classe, del passo citato. Nel leggerlo, il docente aveva richia-
mato l’attenzione su come termini astratti quali “corpo morale e collettivo”,
“persona pubblica”, “volontà generale” vengano usati da Rousseau come se
si riferissero a entità concrete. Così egli può dire “sotto la direzione della vo-
lontà generale” come se si trattasse della direzione di un governante in carne
ed ossa; o “in cambio della persona privata di ciascun contraente, quest’atto
di associazione – il patto – produce un corpo morale e collettivo... che ha
un’unità, un io comune, una vita e una volontà”, e trasformare il sistema di
relazioni interumane strutturate dal patto in un soggetto, o un attore, reale e
vivente. Se preliminarmente avrà dato una definizione di “metafisico” in op-
posizione a “empirico”, “scientifico”, lo studente potrà comprendere come
le ipostatizzazioni di Rousseau, cioè la sua creazione di soggetti fittizi, privi di
effettivo contenuto empirico, ma utili per sostenere l’ideologia dell’autore,
siano appunto operazioni metafisiche.
>
Hobbes e Rousseau non ammettono il
pactum subiectionis
, ma per motivi diversi.
Distingui e spiega.
In questo caso l’unità contiene tutti gli elementi per rispondere corretta-
mente al quesito.