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Unità di Apprendimento 1

Contrattualismo e neocontrattualismo

429

www.

edises

.it

Fase 6.

tempo: 60-120’

Si danno di seguito, a titolo puramente esemplificativo, quattro possibili quesiti:

>

Quale di questi quattro tipi di sistema politico (socialdemocrazia, liberalismo classico,

liberaldemocrazia, comunismo) ti sembra meglio interpretare la teoria della giustizia

rawlsiana? E perché?

Anche se i quattro termini scelti come possibili soluzioni alternative sono

abbastanza noti e di uso frequente, il docente dovrebbe spiegarne prelimi-

narmente il significato.

>

Data la natura del contratto hobbesiano, il gesto di un sovrano che mettesse a morte

un suddito assassino comporterebbe, dal punto di vista loso co, un’aporìa, o una

contraddizione. Spiega perché.

Per la risposta, va tenuto conto di come il sovrano sia istituito ed esista preci-

samente per proteggere la vita, e se non lo fa, o verso chi non lo fa, non può

dirsi sovrano: Hobbes stesso chiarisce che il sovrano che voglia togliere la vita

a un suddito pericoloso per la vita degli altri sudditi, adempie esattamente al

suo compito istituzionale, e rimane più che mai sovrano nei confronti di questi

ultimi perché ne tutela attivamente la vita, mentre non è più sovrano verso il

suddito che condanna a morte: entrambi, l’uno davanti all’altro, si ritrovano

come due privati, è come se tornassero allo stato di natura, dove prevale il più

forte. Da ciò nasce il carattere aporetico della situazione: se verso il suddito

pericoloso il sovrano agisce da sovrano, proprio per questo non è più sovrano.

>

Il passo di Rousseau citato nell’unità e relativo alla formazione del corpo politico col-

lettivo e il suo concetto di una “volontà generale” contengono un tratto meta sico.

Spiega.

Per rispondere correttamente a questo quesito, lo studente deve richiamare

la lettura, fatta in classe, del passo citato. Nel leggerlo, il docente aveva richia-

mato l’attenzione su come termini astratti quali “corpo morale e collettivo”,

“persona pubblica”, “volontà generale” vengano usati da Rousseau come se

si riferissero a entità concrete. Così egli può dire “sotto la direzione della vo-

lontà generale” come se si trattasse della direzione di un governante in carne

ed ossa; o “in cambio della persona privata di ciascun contraente, quest’atto

di associazione – il patto – produce un corpo morale e collettivo... che ha

un’unità, un io comune, una vita e una volontà”, e trasformare il sistema di

relazioni interumane strutturate dal patto in un soggetto, o un attore, reale e

vivente. Se preliminarmente avrà dato una definizione di “metafisico” in op-

posizione a “empirico”, “scientifico”, lo studente potrà comprendere come

le ipostatizzazioni di Rousseau, cioè la sua creazione di soggetti fittizi, privi di

effettivo contenuto empirico, ma utili per sostenere l’ideologia dell’autore,

siano appunto operazioni metafisiche.

>

Hobbes e Rousseau non ammettono il

pactum subiectionis

, ma per motivi diversi.

Distingui e spiega.

In questo caso l’unità contiene tutti gli elementi per rispondere corretta-

mente al quesito.