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Unità di Apprendimento 1

Contrattualismo e neocontrattualismo

425

www.

edises

.it

Documento 4

4

Essendo gli uomini per natura tutti liberi uguali e indipendenti, nessuno può essere tolto

da questa condizione e assoggettato al potere politico di un altro senza il suo consenso.

Il solo modo in cui un uomo si spoglia della sua libertà naturale e assume su di sé i vin-

coli della società civile, consiste nell’accordarsi con altri uomini per associarsi e unirsi in

una comunità al fine di vivere gli uni con gli altri in comodità sicurezza e pace, nel sicuro

godimento della sua proprietà e con una maggior protezione verso coloro che non vi ap-

partengono... Quando un gruppo di uomini ha così consentito a costituire una comunità o

governo, essi sono con ciò immediatamente associati e costituiscono un solo corpo politi-

co dove la maggioranza ha il diritto di deliberare e decidere per il resto.

(…) Sebbene gli uomini quando entrano in società consegnino l’uguaglianza, la libertà e

il potere esecutivo che avevano nello stato di natura nelle mani della società, a nché il

legislativo ne disponga come richiede il bene della società stessa; tuttavia, poiché ciascuno

fa questo con l’intenzione di meglio conservare sé, la sua libertà e proprietà (perché non si

può ammettere che una creatura razionale muti la sua condizione con l’intenzione di stare

peggio), non è lecito supporre che il potere della società e il legislativo da essi costituito

oltrepassi i limiti del bene comune. (…) E così chiunque detenga il potere legislativo o su-

premo di uno Stato è tenuto a governare secondo leggi stabilite e fisse, promulgate e rese

note al popolo, e non secondo decreti estemporanei; per mezzo di giudici imparziali e retti,

che decidano le controversie secondo quelle leggi; e a impiegare la forza della comunità

all’interno solo per l’esecuzione di quelle leggi, e all’esterno al fine di prevenire e risarcire

le o ese esterne, e mettere al sicuro la comunità da incursioni e invasioni.

La lettura e l’analisi dei brani proposti deve portare a evidenziare come lo Sta-

to che scaturisce dal contratto lockiano è il tipico Stato liberale: costituzione

materiale a garanzia dei diritti, organismi rappresentativi, divisione dei poteri.

Qui si può aprire un breve

excursus

storico in cui coinvolgere, se diverso dal do-

cente di filosofia, il docente di storia, per trattare la prima e la seconda rivolu-

zione inglese, e mostrare come in questo scontro fra assolutismo e liberalismo i

due contrattualisti si trovassero da parti opposte: Hobbes da quella degli Stuart

assolutisti (anche se le sue convinzioni filosofiche gli impedivano di accoglierne

la pretesa ad un diritto divino), Locke col parlamento liberale.

Fase 4.

tempo: 60’

A questo punto del lavoro si possono prendere in esame le concezioni di Spi-

noza, Rousseau e Kant. Il docente osserverà che l’idea di Spinoza è simile a

quella di Hobbes per quanto riguarda l’immagine dell’uomo, lo stato di natura

e i termini originari del contratto, mentre sul regime politico la sua posizione

si avvicina a quella di Locke. Questa concezione può essere evidenziata tramite

la lettura del documento 5, che permette di sottolineare i vari aspetti del pen-

4

J. Locke,

Secondo trattato sul governo

, paragrafi 95 e 131.